La storia dell’argenteria in Piemonte dal primo Settecento alla fine dell’Ottocento in mostra nella Sala Atelier
A causa delle disposizioni imposte dal DPCM del 3 novembre 2020 contenente le nuove misure per fronteggiare l'emergenza epidemiologica Covid-19, fino al 3 dicembre sono sospese le mostre e i servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura
Nell'ambito del progetto della Regione Piemonte 'L' essenziale è barocco', nato per accendere i riflettori sul patrimonio barocco piemontese, Palazzo Madama presenta la mostra 'Argenti Preziosi. Opere degli argentieri piemontesi nelle collezioni di Palazzo Madama'.
Curata da Clelia Arnaldi di Balme, l'esposizione propone una selezione di lavori d’argento interamente dedicata alla storia dell'argenteria locale: dall'illustrazione delle tecniche di lavorazione del metallo e dei sistemi di controllo fissati dalla corte sabauda si approda ad un nucleo espositivo di tutte le epoche, dai cucchiai romani agli oggetti dedicati al culto, come un reliquiario di San Maurizio.
Ammirabili i progetti di Giovanni Battista Boucheron per centrotavola, lampade pensili, brocche e candelieri, che trasferiscono sulla carta la raffinatezza delle oreficerie in stile Louis XVI, oltre ai ritratti degli argentieri della sua famiglia, da cui escono generazioni di maestri orfèvres. La vetrina centrale è destinata alla mazza d'argento ordinata a Carlo Balbino dalla città di Torino dopo la Restaurazione (XIX secolo), restaurata ed esposta al pubblico per la prima volta.
L'evento si svolge nel pieno rispetto delle norme imposte dall'emergenza sanitaria.