Il Museo Egizio celebra i 150 anni dell’Aida - capolavoro verdiano commissionato da Ismail Pascià, l'allora viceré dell'Egitto, che desiderava un'opera lirica in lingua italiana ambientata al tempo dei faraoni - in occasione delle sue due prime rappresentazioni al Cairo il 24 dicembre 1871 e alla Scala di Milano l'8 febbraio 1872 con la mostra Aida, figlia di due mondi.
La mostra è un progetto culturale transmediale ideato e curato da Enrico Ferraris, egittologo del Museo Egizio, che narra l'origine dell'opera, il contesto storico in cui si sviluppa e le relazioni che ne hanno accompagnato la nascita frutto del dialogo tra due mondi, Europa ed Egitto, e tra due uomini, Giuseppe Verdi e Auguste Mariette, padre della moderna egittologia scientifica. La rassegna fa parte di un progetto ricco di contenuti, appuntamenti, conferenze, proiezioni e approfondimenti fruibili online a partire dal sito del museo, che permettono di immergersi nella storia di un secolo cruciale, rendendo possibile l'ampliamento di un'esperienza innovativa capace di connettere musica, immagini, architettura cinema, dialoghi, archivi storici, podcast, video e visite guidate.
Valicando i confini dell’Egitto e coinvolgendo diverse istituzioni culturali, viene quindi proposto un percorso che spazia tra opera, teatro, egittologia, storia, letteratura e cinema.
Alla realizzazione del progetto partecipano: Teatro Regio, Archivio Ricordi, Istituto Nazionale di Studi Verdiani, l’Università di Torino, Aiace, Museo del Cinema, Biblioteca Braidense, Circolo dei Lettori, Libreria Gilibert.
In occasione della grande mostra:
- nell’Aula Magna della Cavallerizza Reale, si tiene Spazio e destino in Aida, quattro appuntamenti con Paolo Gallarati pensati per leggere l’opera di Aida e proporre un'interpretazione dei rapporti tra testo e musica, con particolare attenzione allo spazio architettonico e paesaggistico (il 7, 14, 20 e 28 aprile).
- nel Cortile del Rettorato, dall'8 aprile, si tiene l’inaugurazione della mostra fotografica L’Egitto in scena. Aida al Regio, che offre uno spaccato di questo universo multiforme attraverso il racconto per immagini di quattro allestimenti messi in scena nel nuovo Regio di Carlo Mollino, dal 1973 a oggi.
Per maggiori informazioni e il programma completo: sito.