Bach, Brahms e Beethoven, tre 'B' per tre campioni del repertorio classico. Manca poco all'appuntamento numero 5 di 'Colors 2021', l'operazione di partenariato musicale che associa l'Orchestra Filarmonica di Torino con alcune tra le più note realtà museali locali – GAM, MAO e Palazzo Madama – nel segno dell'arte e del colore – nove colori, nove palette di appuntamenti in musica. Il metallo prezioso, l'oro, in 'Gold' si fa testimone della ricchezza musicale dei compositori tedeschi; trasposta su tela dall'artista torinese Elena Giannuzzo. Dirige l'orchestra Sergio Lamberto.
Il programma
Sarà Johan Sebastian Bach ad aprire il concerto con una selezione dall'Arte della Fuga, di cui verranno eseguiti i Contrappunti I, IV e V. All'epoca in cui Bach affrontò questa poderosa composizione si riteneva che le strutture contrappuntistiche dovessero essere costruite su principi logico-matematici, a scapito quindi della liberà creativa. Ma se Bach esplora il tema con la consueta capacità compositiva, peraltro non riportando alcun suggerimento circa la strumentazione, è pur vero che il risultato finale è potente, originale ma, soprattutto, emozionante e coinvolgente. Non a caso, il figlio Carl Philipp Emanuel, nel necrologio del padre, scritto con Johann Friedrich Agricola, affermò che «nessun altro mostrò mai tante idee ingegnose e inusuali quanto lui in brani tanto complessi da sembrare, nelle mani di chiunque altro, aridi esercizi di stile».
Dall'epoca barocca gli Archi condurranno gli ascoltatori nel periodo tardo romantico con i Liebeslieder Waltzer op. 52 di Johannes Brahms. Seguendo l'esempio di Schubert e Schumann, Brahms compose decine di lieder, che risentono del suo interesse per la musica popolare. I Liebeslieder Waltzer op. 52, come si intuisce dal nome stesso, sono un omaggio esplicito al valzer il quale ne stempera il tono romantico con una certa allegria tipicamente viennese. I diciotto brani musicali hanno come tema l'idealizzazione della donna.
A concludere il concerto sarà la Grande Fuga in si bemolle maggiore op. 133 di Ludwig van Beethoven. Dedicata all'arciduca Rodolfo, venne composta nel 1825 e pubblicata due anni dopo. L'accoglienza della critica inizialmente non fu entusiastica, ma nei decenni la fama della Grande Fuga si è consolidata al punto da essere considerata unanimemente un capolavoro di invenzione formale, un «perfetto miracolo», come sintentizzò Stravinskij giudicandola una «musica contemporanea che rimarrà contemporanea per sempre».
Il concerto è aperto dalla lettura di un breve testo scritto dal giornalista Lorenzo Montanaro. In streaming sul canale Youtube dell'Orchestra Filarmonica di Torino.
Gold. La luce dell'oro è a Palazzo Madama
Venerdì 9 aprile alle 21 e sabato 10 aprile alle 18.30, il percorso digitale 'Gold. La luce dell'oro' accompagna, virtualmente, i visitatori nel Museo Civico di Arte Antica di Palazzo Madama alla scoperta dei reperti realizzati nel prezioso metallo. Dal Romanico al Gotico, un percorso dedicato alla scoperta dei motivi che portarono a privilegiare l'oro allo scopo di ottenere, a seconda dei casi, effetti naturalistici, simbolici o di pura ostentazione sociale.