La mostra, ospitata nello Spazio Scoperte della Galleria Sabauda dei Musei Reali di Torino, mette al centro i ritratti.
L'esposizione, nata da un progetto didattico-formativo avviato nel 2018 con il Dipartimento degli Studi Storici dell'Università di Torino, è incentrata «sui temi della ritrattistica e sulla vivacità della cultura figurativa presso la corte sabauda».
Una ripresa di modelli internazionali come Tiziano, Clouet, Van Dyck e Meytens, ma anche suggestioni e reinterpretazioni locali. La mostra mette di fronte a nuovi approfondimenti e si compone di quattro sezioni tematiche che sottolineano i diversi aspetti della ritrattistica sabauda ed europea, ripercorrendo tre secoli di storia.
Vengono illustrate «le strategie diplomatiche elaborate dalle corti, il valore dei ritratti femminili come omaggio al potere, le "istantanee" familiari inviate a corte per possibili alleanze matrimoniali e le immagini dei bambini, simbolo di una fanciullezza messa in mostra e nello stesso tempo negata».
Un tema complesso e affascinante che mira ad avvicinare gli studenti alle esigenze della conservazione, della ricerca e della valorizzazione.
La mostra è visitabile con il biglietto ordinario dei Musei Reali.