Per la prima volta in Italia, la mostra Capolavori della fotografia moderna 1900-1940. La collezione Thomas Walther del Museum of Modern Art, New York presso CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia.
Una selezione di oltre 230 opere fotografiche appartenenti ad alcuni autori molto famosi e ad altri meno ma che comunque hanno contribuito a ridefinire i canoni della fotografia che ha così assunto un ruolo centrale nello sviluppo delle avanguardie di inizio secolo. Immagini ancora oggi innovative che risalgono alla prima metà del XX secolo, appartenenti a un fermento creativo sviluppatosi in Europa prima e negli Stati Uniti poi. I decenni tra le due guerre hanno stimolato una circolazione transatlantica di idee, immagini e oggetti. Con la fuga di numerosi intellettuali dalla guerra, l'America è diventata principale centro di produzione artistica mondiale. Qui, fotografi e artisti creativi hanno iniziato a esplorare e sperimentare le potenzialità della fotografia ideando tecniche e metodi diventati basilari per lo sviluppo di opere fotografiche.
La mostra è stata organizzata dal MoMA - Museum of Modern Art, New York e curata da Sarah Hermanson Meister, ex curatrice del Dipartimento di Fotografia, The Museum of Modern Art, New York, Quentin Bajac, direttore del Jeu de Paume, Parigi, e Jane Pierce, assistente alla ricerca, Carl Jacobs Foundation, The Museum of Modern Art, New York. Divisa in sezioni tematiche, riflette il dinamismo della modernità catturato nei ritratti e negli scatti che documentano l’esperienza urbana, così come nella scelta di espedienti tecnici sperimentali.
Accanto ad immagini iconiche di fotografi americani come Alfred Stieglitz, Edward Steichen, Paul Strand, Walker Evans o Edward Weston ed europei come Karl Blossfeldt, Brassaï, Henri Cartier-Bresson, André Kertész e August Sander, le opere di Berenice Abbott, Marianne Breslauer, Claude Cahun, Lore Feininger, Florence Henri, Irene Hoffmann, Lotte Jocobi, Lee Miller, Tina Modotti, Germaine Krull, Lucia Moholy, Leni Riefenstahl e molte altre valorizzano il ruolo centrale delle donne nella prima fotografia moderna.
Oltre ai capolavori della fotografia del Bauhaus (László Moholy-Nagy, Iwao Yamawaki), del costruttivismo (El Lissitzky, Aleksandr Rodčenko, Gustav Klutsis), del surrealismo (Man Ray, Maurice Tabard, Raoul Ubac), troviamo anche le sperimentazioni futuriste di Anton Giulio Bragaglia e le composizioni astratte di Luigi Veronesi.
Che siano state scattate in città, in campagna, in uno studio o per esposizioni o pubblicazioni significative, queste opere sono accomunate dalle radicali innovazioni dei fotografi che hanno definito ed esplorato visioni moderniste.
In occasione della mostra, CAMERA promuove:
- La fabbrica delle immagini, un nuovo programma di laboratori pratici di sperimentazione e creazione di immagini destinato a bambini, adolescenti e adulti
- un ciclo di quattro incontri dedicati alle Storie della Fotografia per esplorare l’incredibile fermento artistico degli anni intercorsi fra il 1900 e il 1940, periodo preso in esame dalla mostra, e le sue fondamentali conseguenze nello sviluppo della fotografia
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