Onna to onnagata è una raccolta di stampe e dipinti che vogliono ricordare il ruolo fondamentale della donna nella cultura giapponese nel corso dei secoli e mostrare come essa veniva rappresentata anche con l'uso di simbolismi.
La società giapponese è stata per molto tempo di forte impronta matriarcale, conferendo grande rispetto alle donne per la capacità di poter generare la vita.
Con la comparsa del buddhismo e del confucianesimo la donna perse la sua considerazione sociale e fu obbligata all'obbedienza dell’uomo.
Alcune delle figure femminili raffigurate sono: la divinità dell’alba e dell’allegria Ame no Uzume che, secondo il mito, grazie alla sua danza fece uscire da una caverna la luce; i Nikawa, dei balli femminili che si tenevano del distretto di Yoshiwara durante una festa estiva dedicata agli antenati; Ono no Komachi, una dama di corte famosa per la sua bellezza e per i suoi versi d’amore, considerata l’unica donna dei Sei Poeti Immortali.
Nell'Asia orientale venivano usati dei simboli per rappresentare la femminilità e la bellezza della donna. Alcuni di essi sono il fagiano che richiamava l’eleganza, la peonia che rappresentava la primavera e le anatre, celebri per il loro attaccamento al partner in natura, erano considerate simbolo di fedeltà coniugali.
Una rotazione di dipinti, stampe e libri giapponesi per fare un viaggio nella lunga e complessa cultura giapponese.
Biglietti: Intero 10 € / Ridotto 8 €
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