Per celebrare il centenario dalla nascita di Maria Callas, icona del Novecento capace di esercitare ancora oggi una forte influenza nell’arte, nello spettacolo e nella cultura, l'Università di Torino ha realizzato un palinsesto di iniziative intitolato Icona Callas che anima Palazzo del Rettorato e altre location cittadine con mostre, proiezioni, concerti, masterclass e un convegno di studi internazionale.
A inaugurare il programma, le masterclass con:
Dall’8 all’11 dicembre, in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema, è organizzata la rassegna cinematografica Maria Callas e il cinema, in occasione della quale al Cinema Massimo vengono proiettati: Medea di Pier Paolo Pasolini, Maria by Callas: In Her Own Words di Tom Volf, Callas Forever di Franco Zeffirelli e Callas assoluta di Philippe Kohly.
Sempre l’8 dicembre, nel teatro del Conservatorio, va in scena il recital 100 + 1: Maria Callas e Irene Papas, ideato e prodotto da Maria Mitsopoulou con la regia di Nikaiti Kontouri, che mette in relazione il percorso artistico di Maria Callas con quello di Irene Papas, altra icona della cultura greca del Novecento scomparsa l’anno scorso.
Il 17 dicembre, nel Palazzo del Rettorato, inaugurano quattro mostre inedite che esplorano la figura di Callas attraversando diversi linguaggi: la mostra fotografica Maria Callas fuori dal palco. Ritratti dall'Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo; l‘installazione video Seven Deaths di Marina Abramović; la mostra in collaborazione con l’Archivio Storico Ricordi Callas/Medea. Storia di un disco; 25 tavole originali realizzate dalla fumettista Vanna Vinci per la sua graphic novel Io sono Maria Callas.
Dal 18 al 20 dicembre - al Teatro Regio, nell’Aula Magna della Cavallerizza Reale e poi in quella del Rettorato – più di 60 studiosi italiani e stranieri si confrontano nel convegno internazionale Maria Callas at 100: Opera, Celebrity, Myth per affrontare in una prospettiva transmediale e multidisciplinare la figura di Maria Callas, una personalità d’artista che ha segnato la storia dell’opera, ma anche più in generale l’immaginario, divenendo una vera e propria icona del Novecento.