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#iosonotorino

di Maria Lodovica Gullino

1988 – 2018, trent’anni di Torino. Il punto di vista

Abbiamo chiesto ad alcuni protagonisti della vita cittadina di questi anni, la loro opinione sul passato, sul presente, sul futuro di Torino. Un’occasione per fermarsi a riflettere su ciò che è stato e ciò che potrà essere. 

La testimonianza di Maria Lodovica Gullino, docente universitaria di Patologia vegetale e direttrice di Agroinnova, il centro di competenza per l’innovazione in campo agro-ambientale dell’Università di Torino.

Come ha visto cambiare Torino negli ultimi 30 anni?

Sono originaria di Saluzzo e mi sono trasferita a Torino nel 1971 per frequentare l’Università. Da ‘provinciale’ ho quindi assistito all’evoluzione della città. Trent’anni fa Torino era una città grigia, triste. Poi, grazie alle Olimpiadi invernali del 2006, la città è cambiata e ora è una città più vivace, in cui è bello vivere, ospitare amici e organizzare eventi.

Grazie alle Olimpiadi invernali del 2006, la città è cambiata e ora è una città più vivace, in cui è bello vivere, ospitare amici e organizzare eventi

Come la immagina nel futuro?

Vorrei una Torino sempre più verde e attenta alle esigenze di una popolazione universitaria in crescita. Non sono particolarmente attratta dalla presenza di grattacieli. Vorrei piuttosto vedere ristrutturati i magnifici palazzi che rendono caratteristica la nostra città.

Un aneddoto degli ultimi 30 anni…

Per il lavoro che svolgo ospito regolarmente molti colleghi stranieri che trovano la città molto bella ed elegante, apprezzandone in modo particolare alcuni luoghi, a cominciare da piazza Vittorio Veneto. Un ricordo particolare? Quando, per una indimenticabile settimana nel 2008, ho ospitato al Lingotto più di 2000 ricercatori provenienti da tutto il mondo per il Congresso Internazionale di patologia vegetale. Da allora, ogni volta che vado al Lingotto, lo sento un po’ mio!

 

 

Questa e altre 61 testimonianze

sul numero dei 30 anni di Torino Magazine.

Li ringraziamo tutti, da chi ha premuto più sui tasti del cuore e dell’emozione a chi ha messo l’accento sulle vicende storiche e sui progetti.

 


Leggi la sua rubrica sui temi del verde, dell’ambiente e della sostenibilità.

Perché questa è la scommessa che dobbiamo vincere.