La fotografa francese Aurore Valade espone, alla galleria Gagliardi e Domke, la sua quinta personale nella quale raccoglie alcune serie di opere realizzate recentemente relative al tema della rivolta, della sollevazione e del sollevarsi, con un filo di ironia che la contraddistingue.
Il titolo scelto per questa mostra, Sollevarsi: Révoltes Intimes, richiama alcuni testi del filosofo e storico d'arte francese Georges Didi - Huberman, Ce qui nous soulève - ciò che ci solleva, dove viene appunto indagato il tema delle sollevazioni popolari e tutte le possibili declinazioni semantiche del termine sollevarsi. In particolare, le fotografie in mostra rappresentano le rivolte femministe, gli indignados spagnoli di qualche anno fa e una serie che studia gli uccelli e la loro capacità di volare, che permette loro di superare le barriere per noi sociali, psicologiche o dettate dalla necessità come nel recente lockdown.
Valade porta gli oggetti delle manifestazioni, gli striscioni, i cartelli, gli slogan e le dichiarazioni programmatiche all'interno delle case di coloro che sono scesi in piazza, diventando resti di esperienze vissute e spostando, nel vissuto privato delle singole persone, nelle loro storie e nelle loro vite, prese ora singolarmente, la rivolta.
Alle serie sul tema della rivolta, si aggiungono i lavori sugli uccelli e il loro volo, a cui ci sentiamo affini quando avvertiamo in noi l’urgenza di porci al di là di tutto ciò che ci limita e costringe. Impariamo così a sollevarci, questa volta ben oltre i limiti del nostro appartamento, liberi.
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