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“Il giorno dopo la Rivoluzione” al Polo del ‘900

L’artista Claudia De Luca realizza nove gruppi di opere che si riferiscono, ognuno, a un singolo atto rivoluzionario, raccolti nella mostra: Il giorno dopo la Rivoluzione


L’artista Claudia De Luca realizza nove gruppi di opere che si riferiscono, ognuno, a un singolo atto rivoluzionario, raccolti all'interno della mostra a cura di Elisabetta Mero: Il giorno dopo la Rivoluzione nella Sala Voltoni del Polo del ’900.

De Luca, in qualità di artista e docente di storia e filosofia, riflette sulla condizione di salute della parola politica, che misura molto spesso la sua capacità di esistenza nel fallimento del suo potere rivoluzionario. Ogni gruppo di opere fa quindi riferimento a una rivoluzione fallita capace di aprire ugualmente un orizzonte nuovo, perché è proprio dal fallimento che una diversa parola politica può essere riscritta e praticata.

Le opere in mostra sono create come dei manifesti su cui la politica è rappresentata come un’improvvisa macchia di colore che emerge dal buio della storia: su ogni didascalia è infatti descritta una rivoluzione e i font scelti sono quelli che andavano in uso in quel periodo storico. L'artista utilizza i pigmenti per dare risalto all'eccezionalità dell'evento storico e l'uso abbondante del nero è lo sfondo da cui partono i tumulti e le insurrezioni improvvise.

A concludere il percorso l'opera Siparium che rappresenta anche il sipario delle rivoluzioni fallite che si chiudono con una disfatta, ma presuppongono, sempre e comunque, una nuova apertura.