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Due mani che si tendono l’una verso l’altra e si stringono, in una presa che trasmette fiducia e aiuto reciproco. È questa l’immagine al centro del progetto Beyond Walls – Oltre i muri firmato dall’artista franco-svizzero Saype, progetto di land art sostenuto dal Gruppo Lavazza in collaborazione con il Comune di Torino e i Musei Reali Torino.
Attraverso un percorso espositivo foto-video e installativo che si snoda in tre sale del piano aulico della Galleria Sabauda, viene ricostruita poetica, carriera e tecnica dei famosi Foot murales realizzati da Saype in tutto il mondo, rendendo ragione dell’innovativo approccio ai materiali e alla creazione pittorica di grandi figure che ibridano i linguaggi della street art con i linguaggi della land art. L'iniziativa, che ha visto la luce nel giugno 2019, ha l’obiettivo di realizzare simbolicamente la più grande catena umana del pianeta. I giganteschi dipinti realizzati sull’erba questa volta sono fatti di mani che si intrecciano, si stringono e si uniscono in uno sforzo comune, oltrepassando i muri che separano gli esseri umani e li racchiudono in spazi mentali o geografici. Le pareti erette nella mente diventano partizioni fittizie, che vengono spazzate vie dal gesto artistico; e allo stesso modo si crea una breccia immaginaria nei muri reali, quelli di mattoni e cemento, costruiti dall’umanità dentro e contro se stessa.
Saype: Say Peace. Questo è il nome scelto da Guillaume Legros, artista autodidatta classe 1989, che dopo un’attività adolescenziale da graffiti-writer è divenuto famoso in tutto il mondo per i suoi enormi dipinti sull’erba dedicati ai temi dell’umanità, della cittadinanza globale e della sostenibilità ambientale, realizzati con una tecnica pittorica da lui inventata che utilizza pigmenti biodegradabili. Sicuramente uno degli artisti più conosciuti sulla scena globale con temporanea, nel 2019 è stato inserito dalla rivista Forbes tra le trenta persone più influenti al mondo sotto i trent’anni di età nel settore Arte e Cultura.