I valori morali ed estetici degli umanisti rinascimentali fanno tappa a Palazzo Madama
Al Piano Nobile di Palazzo Madama un corpus di oltre 100 opere racconta il percorso professionale dell'artista rinascimentale, dagli esordi giovanili al riconosciuto ruolo di artista alla corte dei Gonzaga.
'Andrea Mantegna. Rivivere l'antico, costruire il moderno' propone ai visitatori un'ampia lettura di quella figura che definì il suo linguaggio sulla base della diretta conoscenza delle opere padovane di Donatello, della familiarità con i lavori di Jacopo Bellini e dei suoi figli, ma anche delle novità fiorentine e fiamminghe e dello studio della scultura antica.
La mostra, non interamente monografica, si articola in 6 sezioni e presenta i capolavori dei maggiori protagonisti del Rinascimento nell’Italia settentrionale – che furono in rapporto con Mantegna stesso. Tra questi Donatello, Antonello da Messina, Pisanello, Paolo Uccello, Giovanni Bellini, Cosmè Tura, Ercole de’ Roberti, Pier Jacopo Alari Bonacolsi detto 'L’Antico' e infine Correggio. Accanto a dipinti, disegni e stampe, saranno esposte opere fondamentali dei suoi contemporanei, così come sculture antiche e moderne, dettagli architettonici, bronzetti, medaglie, lettere autografe e preziosi volumi antichi a stampa e miniati.
Il percorso espositivo è preceduto e integrato, nella Corte Medievale di Palazzo Madama, da uno spettacolare apparato di proiezioni multimediali. Ai visitatori viene proposta una esperienza immersiva nella vita, nei luoghi e nelle opere di Mantegna, così da rendere accessibili anche i capolavori che, per la loro natura o per il delicato stato di conservazione, non possono essere presenti in mostra, dalla Cappella Ovetari di Padova alla celeberrima Camera degli Sposi, dalla sua casa a Mantova al grande ciclo all’antica dei Trionfi di Cesare.