Le OGR Torino presentano RHAMESJAFACOSEYJAFADRAYTON, la prima mostra personale in Italia dedicata all’artista e regista statunitense Arthur Jafa, commissionata e prodotta dalle OGR Torino in collaborazione con la Serpentine di Londrae curata da Claude Adjil e Judith Waldmann con Hans Ulrich Obrist.
L'sposizione comprende opere multidisciplinari, film, manufatti e happening realizzati in oltre tre decenni, che mettono in discussione alcuni assunti culturali dominanti su temi identitari e razziali attraverso esperienze cinematografiche sperimentali e immersive in una ricerca sulla Black culture negli Stati Uniti di un’intensità e complessità senza precedenti.
La domanda chiave che guida la pratica artistica di Arthur Jafa è: come possono i media, gli oggetti, le immagini statiche e quelle in movimento trasmettere la potenza, la bellezza e l’alienazione proprie della Black music statunitense? Una questione alla quale allude anche il titolo della mostra, RHAMESJAFACOSEYJAFADRAYTON, che cita i nomi di tre chitarre elettriche: Arthur Rhames (1957–1989), Pete Cosey (1943–2012), Ronny Drayton (1953–2020).
La mostra si concentra sull'ultima opera video di Arthur Jafa, AGHDRA (2021), della durata di 85 minuti, in cui i visitatori vengono avvolti da immagini, generate al computer, di onde nere ipnotiche, in costante evoluzione sotto il cielo di un eterno tramonto. Un impianto audio all'avanguardia permette non solo di ascoltare il suono dell'installazione immersiva, ma anche di viverlo fisicamente attraverso le vibrazioni. Testi di canzoni popolari per lo più Black accompagnano l’installazione, rafforzando lo scenario apocalittico evocato. Stimolando tutti i sensi, l’esperienza di AGHDRA è contestualizzata attraverso una serie di carte da parati e stampe che riflettono la continua ricerca di Arthur Jafa sul concetto di Blackness.
Una sezione della mostra presenta una selezione di immagini - tratte dai Picture Books - raccolta a partire da metà degli anni ‘80. I Picture Books contengono immagini intense, belle, crude, sorprendenti, terrificanti e stimolanti, che hanno trovato spazio nelle ormai iconiche video-opere di Arthur Jafa e, più recentemente, nel video musicale di Kanye West (Ye) Wash Us In The Blood feat. Travis Scott (2020).
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