Stanti le misure per fronteggiare l'emergenza Covid19 in continuo aggiornamento, consigliamo di verificare che gli eventi/mostre siano effettivamente confermati, anche rispetto a date e modalità di svolgimento
Lockdown, distanziamento sociale, contingentamento: da un anno l'emergenza sanitaria ha sconvolto totalmente le modalità di riempire, interpretare lo spazio e, soprattutto, viverlo. La mostra Space Oddity della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo propone un percorso attraverso una serie di opere che riflettono sui concetti di spazialità, corporeità, esterno ed interno, architettura e psicologia, offrendo lo spazio espositivo come contesto in cui mettere in atto esercizi di prossimità, distanza e mappatura.
Questa presa di consapevolezza del modo in cui abitiamo lo spazio trova nella pratica della danza un’immagine chiave, fortemente simbolica, in particolare nell’articolazione tra partitura coreografica e libertà interpretativa, tra regola ed espressione, tra stasi e movimento. Il ballo, presente in mostra tramite una pluralità di contributi artistici e mezzi espressivi, offre quella dimensione di liveness che prefigura la possibilità di immaginare nuovi spazi e di produrli nell’azione del corpo in movimento.
In mostra gli artisti Micol Assael, Tauba Auerbach, Janis Avotins, Julie Becker, Angela Bulloch, Ludovica Carbotta, James Casebere, Harun Farocki, Fischli&Weiss, Giuseppe Gabellone, Douglas Gordon, Alicja Kwade, Sharon Lockhart, Mark Manders, Babette Mangolte, Esko Mannikko, Paul McCarthy, Kelley Nipper, Diego Perrone, Paul Pfeiffer, Charles Ray, Thomas Ruff, Hans Schabus, Markus Schinwald, Gregor Schneider, Robert Smithson, Avery Singer, Song Tao, Hiroshi Sugimoto, Lynette Yiadom-Boakye, Clemens Von Wedemeyer, Pae White.
Disponibile sul sito la serie di video di approfondimento Inside Oddity. Ingresso gratuito. Prenotazioni sul sito, mandando una mail a biglietteria@fsrr.org specificando l’orario di ingresso o chiamando il numero 011-3797600.