News

#iosonotorino

di Patrizia Polliotto

1988 – 2018, trent’anni di Torino. Il punto di vista

Abbiamo chiesto ad alcuni protagonisti della vita cittadina di questi anni, la loro opinione sul passato, sul presente, sul futuro di Torino. Un’occasione per fermarsi a riflettere su ciò che è stato e ciò che potrà essere. 

La testimonianza di Patrizia Polliotto, avvocato d’impresa, consigliere d’amministrazione indipendente, componente di organismi di vigilanza e presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’UNC.

Come ha visto cambiare Torino negli ultimi 30 anni?

Torino è una città bellissima, con ottimi fondamentali tangible, primo fra tutti un’imponente e razionale struttura architettonica, che negli ultimi 15 anni si è arricchita significativamente di elementi intangible, in primis charme e vitalità. Per me fu la città dell’Università a Palazzo Nuovo e della mia prima residenza autonoma, contemporanea al mio primo lavoro a 24 anni. Casa in via Po e lavoro in Piazza Solferino, una piacevole passeggiata nella storia sabauda: un amore a prima vista, a cui sono fedele tutt’oggi.

Torino è una città bellissima, con ottimi fondamentali tangible, primo fra tutti un’imponente e razionale struttura architettonica

Come la immagina nel futuro?

Voglio immaginarla multicentrica, con uno skyline moderno, vivibile con stile, rigore e costi sabaudi, un laboratorio d’eccellenza per i settori economici tradizionali ed innovativi, attrattiva ed ancora più di oggi aperta agli stranieri, sia turisti che studenti, che investitori, animata da eventi culturali e commerciali.

Un aneddoto degli ultimi 30 anni…

Un episodio di Torino che mi emozionò fu veder nascere dall’osservatorio privilegiato di Compagnia di San Paolo una nuova grande Banca dalla fusione di 2 realtà bancarie rilevanti, l’una fortemente connotata di torinesità, quale l’Istituto Bancario San Paolo di Torino ed IMI con Banca Intesa e Comit. Con l’esercizio di un antesignano golden power, vedemmo in quell’occasione affermarsi un modello Torino di successo nel mondo della finanza che si alleava con un’altra realtà tutta italiana, in alternativa ad un partner straniero. Una realtà da 100.000 persone, leader in Italia ed in Europa che nasce e prospera a Torino, ove ancora oggi vi è il primo socio ed ove si trova il grattacielo, degno testimonial e trophy asset della Banca, esemplare e moderno anche dal punto di vista della sostenibilità.

 

 

Questa e altre 61 testimonianze

sul numero dei 30 anni di Torino Magazine.

Li ringraziamo tutti, da chi ha premuto più sui tasti del cuore e dell’emozione a chi ha messo l’accento sulle vicende storiche e sui progetti.

 


«La mia ricetta per la ripartenza»
Leggi l’opinione di Patrizia Polliotto, maggio 2020