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Le città e l'innovazione

di Valerio Saffirio

Perché scegliere la città?

Torino, estate 2020

Le Nazioni Unite prevedono che entro il 2050 la popolazione urbana globale raggiungerà le stesse dimensioni della popolazione totale del mondo nel 2002. Oggi rappresenta la metà della popolazione mondiale. Perché desideriamo così tanto vivere in città? Per le opportunità economiche e sociali. Oggi le città rappresentano l’80% del PIL globale. E come saranno le città di domani? Le città crescono rapidamente, e con loro i problemi che ne derivano, tra cui la congestione, l’inquinamento, la povertà urbana, che rendono ancora più evidenti minacce globali come i cambiamenti climatici, la sicurezza di acqua e alimenti e la carenza di risorse. Ma proprio questi cambiamenti in atto ci forniscono il quadro migliore per affrontarli. Questa è la sfida. In questo contesto, l’innovazione genera in continuazione trend interessanti.

Innovazione per sfruttare risorse esistenti ma inutilizzate: un caso emblematico è Airbnb, la piattaforma che consente di mettere a profitto case spesso non utilizzate, contribuendo ad aumentare l’accoglienza turistica. A Miami Beach un edificio multipiano è stato progettato per offrire parcheggi illuminati naturalmente, riutilizzabili anche per feste, lezioni di yoga e matrimoni.

Innovazione incentrata sulle persone, mobilitando i cittadini secondo i principi del design universale, fruibile da tutti. Un esempio? La raccolta dei rifiuti basata su nuove tecnologie. Milano, con 13mila installazioni, sta sperimentando lo smart bin, il cestino intelligente che rileva livello di riempimento, frequenza e orario di utilizzo, per permettere l’ottimizzazione della raccolta. Lucca incentiva la raccolta differenziata premiando i cittadini più virtuosi con uno sconto sulla TARI. La Copenhagen Wheel trasforma le normali biciclette in e-bike ibride in cui la ruota rileva livello di sforzo e informazioni sull’ambiente.

Le città di tutto il mondo hanno obiettivi e sfide simili: garantire un'economia competitiva, un ambiente sostenibile e la più alta qualità della vita per i cittadini. In questo contesto, l’innovazione genera di continuo trend interessanti

Innovazione nella gestione dei dati: il Data Smart. I dati sono acquisiti e analizzati in tempo reale con l’aiuto di dispositivi IoT (Internet of Things) e utilizzando l’intelligenza artificiale (AI). Singapore è pensata per costruire infrastrutture migliori per i suoi cittadini basandosi sull’innovazione tecnologica: ospedali con personale di robot, taxi autonomi, un’enorme rete in fibra ottica che l’attraversa, giardini verticali in grado di regolare la loro temperatura.

Seoul ha annunciato i piani per l’installazione di 50mila sensori intelligenti di IoT per fornire informazioni su livelli di inquinamento, traffico e parcheggi pubblici in tutta la città. Torino al ‘pian d’i babi’*? Per nulla. Qui è nata Planet Smart City, società internazionale che progetta e costruisce quartieri smart con abitazioni di qualità elevata a prezzi accessibili, integrando soluzioni innovative. Qui è appena nata la Tech Revolution Factory, partnership tra Microsoft Italia e OGR Torino, una piattaforma per la digitalinnovation volta a far crescere e consolidare business innovativi su scala globale. Si parte alla grande con il gaming per trovare 10 startup che sappiano proporre giochi da diffondere con l’Xbox. Non so di chi sia stata l’idea, ma meriterebbe una statua in una zona della movida torinese. Torino sa immaginare e sa fare. Ma soprattutto sa lottare. Deve solo ricordarsi come si fa. Due libri per approfondire: ‘The Onlife Manifesto’ e ‘Pensare l’infosfera’ di Luciano Floridi. Due brani per entrare nell’atmosfera: ‘In the City’ degli Eagles e ‘Right Now’ di Van Halen.

* Espressione piemontese che significa ‘al piano dei rospi’, cioè essere in una situazione di difficoltà, dove partire da zero.