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#iosonotorino

di Sergio Chiamparino

1988 – 2018, trent’anni di Torino. Il punto di vista

Abbiamo chiesto ad alcuni protagonisti della vita cittadina di questi anni, la loro opinione sul passato, sul presente, sul futuro di Torino. Un’occasione per fermarsi a riflettere su ciò che è stato e ciò che potrà essere. 

La testimonianza di Sergio Chiamparino, sindaco di Torino fino a maggio 2011, ora presidente della Regione Piemonte. È stato deputato durante la XIII Legislatura.

Come ha visto cambiare Torino negli ultimi 30 anni?

Quando ho cominciato a fare il sindaco, il 18 e le auto passavano in via Lagrange, Palazzo Madama era chiuso e un milione di metri quadri dislocati da sud a nord erano vuoti urbani che testimoniano inesorabilmente la fine della città capitale della rivoluzione industriale di inizio Novecento; ho assistito e contribuito ad accompagnare una metamorfosi che ha posto Torino alla pari di tante altre città europee.

Ho assistito e contribuito ad accompagnare una metamorfosi che ha posto Torino alla pari di tante altre città europee

Come la immagina nel futuro?

La voglio immaginare come una città di giovani che attragga persone da tutto il mondo grazie ai propri atenei, alla scuola di medicina, alla capacità di favorire l’arte, la ricerca e l’innovazione in tutti i campi; una città giovane e aperta.

Un aneddoto degli ultimi 30 anni…

Sicuramente la tragedia della Thyssen mi ha segnato: non si dimenticano i volti di familiari a cui cerchi di portare una parola di speranza che sai, che sanno, che non c’è. Su un piano completamente diverso mi resta il clima delle commemorazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia: le parole di Giorgio Napolitano e il clima della grande adunata degli alpini.

 

 

Questa e altre 61 testimonianze

sul numero dei 30 anni di Torino Magazine.

Li ringraziamo tutti, da chi ha premuto più sui tasti del cuore e dell’emozione a chi ha messo l’accento sulle vicende storiche e sui progetti.