La traviata di Giuseppe Verdi in scena dal vivo al Teatro Regio, con la regia di Lorenzo Amato
Il Teatro Regio apre i battenti accogliendo finalmente il pubblico in sala.
«Concepire e mettere in scena "La traviata" non è stato un lavoro preparato a tavolino con lucida razionalità, piuttosto si è trattato di una riflessione sulla malattia, sul tempo che scorre via inesorabile, l’amore, la violenza delle convenzioni sociali, l’ipocrisia, il sacrificio e infine la morte. Al centro dello spazio scenico, su un fondale trasparente come un vetro, la pioggia scorre implacabilmente per l’intera durata dello spettacolo, filtrando la visione delle grandi tele pittoriche create da Ezio Frigerio che descrivono gli ambienti. Un elemento che potrebbe essere visto come semplice metafora di una Parigi grigia, fredda e piovosa, ma che per me rappresenta molto di più: straniamento, allusione, stato d’animo, dolore, fino a quell’offuscamento della vista che le malattie particolarmente debilitanti provocano in ciascuno di noi», le parole del regista Lorenzo Amato nel raccontare la nascita di questo spettacolo.
L’allestimento è lo stesso realizzato nel 2018 dal Teatro San Carlo di Napoli, le scene sono di Ezio Frigerio e i costumi del Premio Oscar Franca Squarciapino. Dirige l’Orchestra e il Coro del Regio Rani Calderon, maestro israeliano e Direttore musicale al Teatro Municipal di Santiago del Cile che sale per la prima volta su questo podio.
Biglietti in vendita esclusivamente su www.teatroregio.torino.it
Biglietti: posto unico numerato € 100 / under 30: € 30