Un inno all’intelligenza e alla consapevolezza di sé, con i caratteri tipici del teatro dello scrittore latino più ricco di 'aceto italico'. 'Il servo astuto (Epidicus)' è la nuova produzione plautiana della Compagnia Torino Spettacoli, la regia firmata Girolamo Angione con Simone Moretto.
Epidico, un tipo furfantesco ma con singolare attitudine al comando che lo fa simile ad un pretore comico (come dice il suo stesso nome 'colui che amministra la giustizia', una sorta di magistrato alla rovescia), viene a sapere che il suo giovane padrone è tornato dalla guerra con un nuovo amore per una fanciulla, per il cui acquisto ha contratto un debito. Lo schiavo comunica al pubblico di essere nei guai per aver accontentato una precedente infatuazione del padroncino per una schiava suonatrice di lira. Da quel momento il servus cadillus deve fare appello a tutta la sua malizia e creatività per salvare, nascondere, reinventare gli amori del padrone e risolvere brillantemente i guai da questo causati.
Quel che Epidico si inventa somiglia pericolosamente alla verità e, alla fine è la realtà stessa ad assumere l’aspetto voluto dalle invenzioni del servo.
Tra il reale e l’immaginario i fronti si sovrappongono e si scambiano le parti. A trionfare è l’attitudine umana a determinare a colpi d’ingegno il proprio e l’altrui destino.