Torino celebra i 300 anni del Museo di Antichità, formatosi nel 1724, con una serie di iniziative promosse dai Musei Reali per valorizzare le numerose anime che l’Istituzione ha avuto nel corso di tre secoli di vita: luogo di studio e di ricerca in cui si è coltivato l’amore per la classicità e le grandi civiltà del passato.
Per l'occasione, per la prima volta apre al pubblico l’inedito percorso archeologico della Basilica paleocristiana del Salvatore, per mille anni il centro cristiano della città insieme alle vicine chiese di San Giovanni Battista e di Santa Maria.
Il programma di celebrazioni si apre con la mostra archeologica La Scandalosa e la Magnifica. 300 anni di ricerche su Industria e sul culto di Iside in Piemonte, allestita nello Spazio Scoperte al secondo piano della Galleria Sabauda.
L’esposizione offre un viaggio tra culti locali, orientali, rapporti economici e culturali con l’Egeo orientale, muovendosi tra il fascino per l’Oriente e per l’Egitto dei Savoia sin dal Cinquecento, attraverso l’esposizione di 75 oggetti tra statue, statuette ed epigrafi, in bronzo e in marmo, con opere particolari ed evocative.
Tre secoli di storie, scavi e scoperte archeologiche legate al Museo di Antichità tracciano quindi la fisionomia di una città “sacra agli dei”, ma molto amata dagli uomini dediti agli scambi commerciali e alla politica dell’Impero, su cui molto resta ancora da scoprire.
L’anno commemorativo prosegue con un programma di iniziative collaterali, comprese nel palinsesto di ESTATE REALE. Insieme per i 300 anni del Museo di Antichità, oltre a visite tematiche, laboratori, attività educative e performative.
Dal 7 al 9 novembre, il convegno Archeologia in vetrina. Archetipi espositivi e modelli di fruizione dell’antico dal ‘700 all’Era Digitale apre una riflessione sul ruolo dei musei, in particolare di quelli archeologici, nella formazione scientifica e culturale italiana, con uno sguardo attuale sull’Europa e sul Mediterraneo.