Torino, Primavera 2024
Siamo su Marte. Nel 2165 era stata colonizzata la Luna, ma qui il tempo si conta ripartendo dal 2200, anno di fondazione della prima colonia UMANA sul Pianeta Rosso battezzata ALFATAURI in onore di Torino, città nota per le ricerche spaziali e per lo spirito bogianen: fermezza, resilienza e fedeltà al proprio operato. Per distinguersi dagli umani Terrestri e da quelli Lunari, gli Umani Marziani da subito iniziarono ad anteporre il nome della colonia al proprio cognome. Così i Pautasso, di stirpe torinese, Umani Marziani dal primo momento e fieramente bogianen, divennero Alfatauri-Pautasso. A loro appartiene il protagonista della nostra storia: Alessio. Lo sorprendiamo all’interno del box di casa dove, in un momento di noia, con il suo personal-robot si è messo a ravanare fra le scatole di ricordi terrestri di famiglia – libri, quaderni, giornali – tutta roba di carta, un materiale scomparso. Alessio ha 16 anni ed è un “adolescente disoccupato”, ma non come si intendeva secoli prima sulla Terra. Ha conseguito il suo DA di addetto allo sviluppo biologico-comparto alimentazione-indirizzo produttivo, primo livello (DA-sbca-iP01)– praticamente un contadino informatico – non è però contento della scelta. Ora, cambiare il DA non è possibile se non pagando una ingente somma di AC (Alfa Crediti). Ma una tantum è concesso usufruire del programma “disoccupati” di ulteriori 7.200 ore, dopo le quali si può scegliere fra tre soluzioni: rientrare nel posto produttivo primo livello (iP01), conseguire il DA-sbca-iR01 (sviluppo biologico-comparto alimentazione-indirizzo Ricerca) dopo ulteriori 1825 ore come iP01 e altre 1825 di specializzazione iR01, oppure lasciare Alfatauri con il DA conseguito e rientrare sulla Luna, andando a rimpinguare un folto numero di ritornati che stanno preoccupando il Comitato Centrale Lunare.
GUSTO PERSONALE: per Alessio, un concetto sconosciuto
Alessio ha deciso di sfruttare il programma “disoccupati” per prendere tempo e valutare. Di certo la terza opzione non lo alletta. Infatti, essere Alfatauriani significa far parte di una élite umana spaziale: quella che testa e perfeziona le nuove tecnologie apprese dal contatto con civiltà lontane. Una di queste, assimilata dai dispositivi di bordo della Star Trek ammartata da un viaggio di ritorno dal futuro nel 200.024, aveva cambiato drasticamente il modo di alimentarsi su Alfatauri: erano gli RC Replicatori di Cibo. Grazie al loro avanzatissimo sistema di ULTRACOTTURA che, combinato all’IAMC.35, permette di cuocere perfettamente e velocemente qualsiasi elemento, gli RC una volta introdotti sostituirono rapidamente la IAMC.10- Intelligenza Artificiale Master-Chef, e l’ACR.12, gli Addetti Cucina Robot, che cucinavano per tutta la colonia ed erano già sistemi avanzatissimi. Per la capacità di riprodurre i cibi delle ormai 88 civiltà (in continua crescita) presenti sia nell’equipaggio dell’astronave che su Alfatauri, i Replicatori di Cibo, specialmente per gli umani, avevano inizialmente portato un momento di euforia e spensieratezza ribattezzato LA BELLE MARTÈ: 25 anni di party e feste a tema dove imperversavano sapori nuovi, e si mescolavano ricette e drink di realtà fino ad allora sconosciute. Ritorniamo nel box con Alessio: ha tra le mani una rivista di tre secoli prima in cui si racconta di tal Scabinsky definito il marziano, cuoco in Torino, e del suo I.T. (Identity Taste), una ricerca definita “la base per i modelli di apprendimento della prima IA del gusto personale”… GUSTO PERSONALE: per Alessio, un concetto sconosciuto. Cosa ispirerà Scabinsky in Alessio Alfatauri-Pautasso? E come sarà cambiata Torino? Per scoprirlo, appuntamento al prossimo numero!
Continua…