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UNA SETTIMANA A GRAN CANARIA PER PRATICARE IL VOSTRO SPORT PREFERITO, IL CICLISMO: PERCORSI, SALITE, ACCENTUATI DISLIVELLI PER MIGLIORARE I VOSTRI RECORD PERSONALI CIRCONDATI DA PAESAGGI MOZZAFIATO E DA 24 GRADI IN PIENO INVERNO. GARANTITO DA MAX LELLI.
Gran Canaria ha capito molto presto che il turismo non può affidarsi solo a spiagge affascinanti e mare cristallino, per quanto siano un tesoro preziosissimo, e ha saputo intercettare in anticipo le esigenze di chi ama pedalare. Tradizionalmente, l’allenamento invernale dei ciclisti prevedeva la pratica del ciclocross e dello sci di fondo. La scoperta ciclistica delle Isole Canarie ha radicalmente modificato le abitudini sia degli atleti professionisti sia degli amatori di alto livello, che adesso preferiscono svernare a Gran Canaria, dove possono contare su un clima sempre mite, strade a bassa intensità di traffico e in perfette condizioni e salite in grado di soddisfare le aspettative di ogni tipo di ciclista. Oggi l’attività dei ciclisti a Gran Canaria rappresenta da sola circa il 10% del turismo totale sull’isola e non c’è da stupirsi se qui è possibile trovare ogni tipo di servizio in grado di accontentare gli amanti della bicicletta. Gli operatori si sono progressivamente specializzati nel settore, al punto che, oggi, il turista smanioso di pedalare arriva a destinazione e noleggia tutto il necessario per percorrere il territorio in sella a una bicicletta di altissima gamma con o senza guida dedicata, in gruppo o da solo.
Oltre alle agenzie di noleggio dell’isola, che offrono pacchetti sempre più personalizzati ed esclusivi, la ‘febbre della bici’ ha contagiato anche tour operator specializzati di ogni dove e campioni ed ex campioni delle due ruote, che organizzano permanenze mirate per chi si vuole allenare, offrendo pacchetti con allenamenti personalizzati in questo gigantesco bike park che è Gran Canaria, dov’è possibile pedalare 365 giorni l’anno.
Ma c’è chi si è spinto oltre e, vincendo le resistenze tipiche del ciclista che punta unicamente a migliorare le proprie prestazioni senza alzare lo sguardo dal manubrio, ha proposto un mix di ciclismo (senza saltare neanche un percorso giornaliero) ed escursioni che permettono di scoprire anche le incredibili bellezze del ‘Continente in Miniatura’, appellativo con cui viene universalmente chiamata Gran Canaria. è il caso di Max Lelli, professionista dal 1989 al 2004 con molte vittorie alle spalle (primo italiano a conquistare il Giro del Portogallo nel 1996), che allena professionisti e amateur e che ha deciso di proporre ai suoi ciclisti un tour diverso, con la collaborazione dell’Ente del Turismo di Gran Canaria.
Così, approfittando di questa vastissima palestra all’aperto arricchita da deliziose temperature nei mesi invernali e da un magnifico sole in estate, ma senza il caldo esagerato delle aree continentali, ha organizzato un bike tour di sette giorni, a cui ne seguiranno molti altri, diviso in due tappe: quattro giorni nel sud dell’isola e tre giorni nel nord, dove i paesaggi cambiano completamente, così come il tipo di salite e i percorsi. Se Gran Canaria è l’isola del bel tempo e pare creata su misura per gli atleti, bisogna infatti tener conto anche dei 49 microclimi che la caratterizzano e che fanno in modo che il paesaggio cambi quasi a ogni tornante, rendendolo completamente diverso da nord a sud.
Ci si può spostare dal mare a montagne alte quasi 2mila metri nel raggio di meno di 60 chilometri, in luoghi lontani da ogni rumore e in cui l’inquinamento acustico rimane un lontano ricordo. In pochi minuti, ci si possono lasciare alle spalle l’oceano e le spiagge per perdersi in una vasta rete di percorsi, dove trascorrere gran parte della giornata gustandosi su una bicicletta strade serpeggianti che attraversano paesini minuscoli quasi disabitati. Max Lelli ha proposto agli sportivi che non demordono mai anche momenti di puro relax per dedicarsi alla scoperta dell’isola. La prima parte del viaggio è stata quindi arricchita da un’escursione sulle dune di Maspalomas – e nel meraviglioso Parco Naturale con più di 400 ettari di territorio protetto, per ammirare uno spettacolare tramonto – da una visita al caratteristico Puerto Mogàn, con i suoi canali e la marina sportiva, e da un pomeriggio in catamarano, per fare il bagno, provare il parasailing e rilassarsi al sole ammirando la costa di Gran Canaria direttamente dal mare.
Il nord offre paesaggi ulteriormente diversi e che ancora pochi ciclisti conoscono. Soggiornando nel paesino di Agaete, al Cordial Roca Negra – un hotel specializzato per questo tipo di turismo e che dispone di una sua officina dedicata alle biciclette, oltre che di un meraviglioso sentiero che conduce alle piscine naturali nell’oceano – Max Lelli ha portato il suo gruppo alla scoperta di percorsi tortuosi e con salite incredibili che dalla costa nord arrivano fino al centro dell’isola, passando per il territorio che è Riserva della Biosfera fin dal 2005 e che copre circa il 42% di Gran Canaria. Sempre in bici, la visita è proseguita nell’unica piantagione di caffe in Europa, la Finca La Laja, che, con le sue 5mila piante che crescono all’ombra degli aranci, produce caffè biologico, vini e frutta, e nella quale si può pranzare in mezzo alla piantagione sotto il pergolato. Infine, oltre a una visita al sito archeologico aborigeno di Cenobio de Valeron, che presenta quasi 300 granai singoli distribuiti su otto piani risalenti all’era preispanica, non poteva mancare un tour della capitale, Las Palmas de Gran Canaria. Dopo aver posato le biciclette – con cui sono stati percorsi 681 chilometri in una settimana e 14092 metri di dislivello in positivo – ci si è avventurati alla scoperta di questa città che vanta una storia di oltre 500 anni. Circondati dalle mura, nei cortili delle case e lungo le strette strade in pietra di Vegueta, il centro storico di Las Palmas, il tempo scorre lento come una volta. Nella plaza de Santa Ana, nei pressi della Cattedrale, il Museo Canario custodisce il prestigioso patrimonio degli antichi abitanti dell’isola. Da non perdere la Casa de Colón che ospitò Cristoforo Colombo durante il suo viaggio verso le Americhe, così come l’eremo di San Antonio, dove l’esploratore pregò prima di salpare verso il suo ancora sconosciuto destino. Un tour a piedi che si dipana attraversando diversi stili, dal tardo gotico al rinascimentale, arrivando fino ai primi del ’900, nella caratteristica plaza de Cairasco, dove fanno bella mostra di sé il Gabinete Literario, un edificio in stile Liberty, e l’Hotel Madrid; ancora un giro di shopping per Triana e, per finire, una gustosa cena da Kano, in Calle Cano.
Da non perdere, nel sud dell’isola, Valle de Mogán Restaurante, a Pueblo Mogán, e, nel nord, il ristorante Agáldar, situato nell’omonimo hotel, nel centro storico del paesino di Gáldar, famoso anche per il sito archeologico Cueva Pintada, Patrimonio UNESCO dal 2019.
www.grancanaria.com
www.grancanariatribikerun.com
www.maxlelli.com
(Foto di RM IDEAS FACTORY)