'Offre una coinvolgente combinazione di seta e acciaio'. Sono le parole usate dalla BBC nel recensire il violinista ucraino Valeriy Sokolov, che debutta con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai nel quarto dei Concerti d’inverno, il programma a porte chiuse all’Auditorium Rai 'Arturo Toscanini' di Torino.
Nato nel 1986 a Kharkov, si è affermato al Concorso Internazionale Pablo Sarasate nel 1999 e al Concorso Internazionale George Enescu di Bucarest nel 2005. Ha lavorato con grandi orchestre, dalla National de France alla Philharmonia di Londra, con direttori come Ivor Bolton e Yannick Nézet-Séguin, e sta sviluppando una discografia molto varia e apprezzata. Per il suo primo incontro con l’Orchestra della Rai propone il Concerto n. 2 in sol minore per violino e orchestra op. 63 di Sergej Prokof’ev. Scritto nel 1935 tra Parigi, Voronež e Baku, fu eseguito per la prima volta dal violinista Robert Soëtens a Madrid nell’ambito di una tournée di concerti che portò Prokof’ev in Spagna, Portogallo e Nord Africa. Il brano si richiama agli ideali di semplicità e immediatezza espressiva imposti dalle direttive estetiche del regime sovietico.
Sul podio torna lo slovacco Juraj Valčuha, già Direttore principale della compagine Rai dal 2009 al 2016, e attuale Direttore musicale del Teatro San Carlo di Napoli, nonché Primo Direttore Ospite della Konzerthausorchester di Berlino, che propone la Piccola musica notturna scritta tra il 1953 e il 1954 da Luigi Dallapiccola, e ispirata a una lirica del poeta spagnolo Antonio Machado intitolata Notte d’estate.
Chiude il concerto la Sinfonia in tre movimenti di Igor Stravinskij, scritta tra il 1942 e il 1945 e dedicata alla New York Philharmonic Symphony Society. Un lavoro nato durante il periodo bellico, nel quale lo stesso compositore rileva influenze 'di questo difficile tempo di avvenimenti crudi e mutevoli, di disperazione e speranza, di continui tormenti, di tensione, e alla fine di sollievo'.
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