Dopo l’esecuzione interamente digitale del 2020, si svolge al Circolo dei Lettori di Torino la quarta edizione del Festival del Classico, presieduto da Luciano Canfora e curato da Ugo Cardinale.
«Un festival per andare verso il futuro con lo sguardo ben ancorato al passato». I classici sono libri che non offrono al lettore delle facili interpretazioni bensì espongono antichi dilemmi, non presentando un'idea unilaterale e mitigata dell’uomo e del mondo e aprendo le porte a riflessioni. Da questo concetto nasce la rassegna che si sviluppa attraverso lezioni, dialoghi, letture, dispute dialettiche, presentazione di libri, spettacoli teatrali, tutti alimentati dalle parole della letteratura e della filosofia, sullo sfondo della storia.La riflessione dell'edizione è incentrata sulla dicotomia libertà/schiavitù con oltre 40 appuntamenti tra lezioni, letture, dialoghi, dispute dialettiche e seminari per poter guardare alla molteplicità del reale nello spettro dei classici che hanno ancora tanto da raccontare.
Ad aprire la rassegna, giovedì 2 dicembre alle 18.30, il dialogo Libertà e schiavitù. Dall’antichità al mondo globalizzato con il presidente della rassegna Luciano Canfora e la storica e giurista Eva Cantarella.
Un tema che è più attuale che mai che si cercherà di affrontare rispondendo a domande come: la schiavitù nel mondo occidentale è sempre esistita? Qual è il risultato della globalizzazione in termini di libertà e schiavitù?
Per questa edizione è stato riservato un posto speciale ai giovani e alle scuole con incontri dedicati e con il tradizionale Torneo di disputa classica: una sfida dialettica tra studenti e studentesse dei licei classici del Piemonte il cui fine è quello di convincere i giudici delle proprie ragioni su temi del mondo antico che ricadono anche sul mondo moderno.
Un percorso affascinante tra teorie e protagonisti, vita e opere di grandi pensatori da poter applicare ai giorni nostri.
Maggiori informazioni e programma completo sul sito.