A causa delle disposizioni imposte dal DPCM del 3 novembre 2020 contenente le nuove misure per fronteggiare l'emergenza epidemiologica Covid-19, fino al 3 dicembre sono sospese le mostre e i servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura
Prorogata fino all'autunno la mostra 'Di fronte al collezionista. La collezione di Uli Sigg di arte contemporanea cinese', approdata per la prima volta in Italia al Museo d'Arte Contemporanea del Castello di Rivoli.
La raccolta di opere d'arte, che conta circa 2.500 opere di oltre 500 artisti, non si limita al solo gusto estetico del suo collezionista, bensì rispecchia una visione enciclopedica che mira a documentare l’evoluzione dell’arte cinese dalla fine degli anni settanta a oggi.
Primo imprenditore a recarsi in Cina nel 1979 e artefice della prima joint venture tra il paese asiatico e l'Occidente, Uli Sigg ha intessuto relazioni economiche e ha stilato il modello per le imprese adottato dalla Cina, aprendo la porta agli investimenti e sostanzialmente inventando il modello cinese di capitalismo di Stato.
In un contesto privo di istituzioni culturali dedicate all’arte contemporanea, ha fatto di del collezionismo un’opportunità di approfondimento personale: «Grazie al mio viaggio attraverso l’arte — ha dichiarato — credo di poter affermare di aver visto più Cina di molti cinesi. Colleziono, ma più che un collezionista preferisco definirmi un ricercatore».
Tra i nomi esposti Ai Weiwei, Feng Mengbo, Shao Fan, Liu Wei e Qiu Shi Hua.