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Oltre 200 scatti del fotoreporter dell'agenzia Magnum Photos portano lo spettatore ai confini del globo, tra conflitti armati che dilaniano il mondo e l'emergenza climatica di cui è protagonista la natura, e noi con lei. Nella Sala delle Arti della Reggia di Venaria, Paolo Pellegrin. Un'antologia rivela i contrasti tra la luce e il buio, l'umano e l'inumano.
Vincitore di numerosi premi internazionali – tra cui 10 World Press Photo Award e il Robert Capa Gold Medal – Pellegrin cattura nei suoi scatti storie di povertà, malattie, disastri naturali e ambientali e cruenti conflitti provenienti da ogni angolo del globo, unite da profondi sentimenti di dignità e resilienza. La mostra apre con l'ampio collage della battaglia di Mosul, allegoria dei conflitti e delle loro conseguenze, diramandosi tra immagini di vita, morte, muri e confini artificiali, ma anche testimonianze dell'impegno umanitario e della grandezza della Natura. E i fenomeni naturali sono indagati sia nelle forme benefiche che terrificanti, come il paesaggio australiano devastato dagli incendi boschivi, i ghiacciai dell'Antartide che si sciolgono a ritmi sostenuti.
Frutto di un lavoro di ricerca d'archivio che dura dal 2018, l'esposizione presenta una sezione speciale ed inedita dedicata a un racconto personale e intimo di Pellegrin, quella delle fotografie realizzate in Svizzera con la propria famiglia, durante il periodo della quarantena per il lockdown.