Il MEF - Museo Ettore Fico propone in contemporanea le mostre personali di due artisti italiani, Luca Pignatelli e Alessandro Scarabello.
Installate al piano terra del museo si trovano le circa cinquanta opere che compongono la mostra personale di Pignatelli. Frutto di un recente percorso di ricerca artistico, tali opere rappresentano la visione personale dell'artista secondo cui il tempo è liquido e circolare. Per la realizzazione di questo teatro della memoria, Pignatelli sperimenta e interviene ancora una volta su materiali poveri e di recupero come tele di canapa, teloni ricuciti e strappati, ferri e tappeti, che diventano le basi per la rappresentazione di un universo visivo che parte dalla pittura e incontra altri linguaggi e nuove forme.
Nel percorso espositivo si alternano quindi creazioni site-specific, tele di grandi dimensioni e opere dell'ultimo decennio in cui predomina l’astrazione e dove gli sfondi monocromi e i colori terrosi e sordi sono sovrastati dai rossi. Non mancheranno comunque le tematiche e gli elementi figurativi più iconici dell'artista come teste scultoree, imperatori, statue di divinità mitologiche appartenenti alla cultura classica della Grecia antica e della Roma imperiale.
La mostra è curata da Luca Beatrice e realizzata in collaborazione con la Galleria Poggiali.
L'altro percorso espositivo presente al museo è Repetition kills di Scarabello composto da una ventina di grandi oli su tela che testimoniano la crescita dell'artista e la sua capacità di coniugare alle forme fantasmatiche di ectoplasmi pittorici la storia contemporanea. L'artista si distingue infatti come uno dei giovani talenti italiani in grado di dialogare con le avanguardie internazionali contemporanee, capacità testimoniata dall'ottenimento del Premio Ettore e Ines Fico, ogni anno attribuito durante Artissima dal Mef a un artista che si è particolarmente distinto sulla scena internazionale.
Evocazioni al limite dell’astrazione, Scarabello convoglia nelle sue opere molteplici informazioni estetiche che vanno da Balthus a Luc Tuymans, da Scipione all’ultimo Tiziano, in cui tutto si stratifica in una stesura al confine tra figurazione e astrazione.
La mostra è curata da Andrea Busto direttore e presidente del Museo Ettore Fico.
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