Dalle Collezioni della Fondazione CRT per l'Arte al Castello di Rivoli - nata a partire da un nucleo di acquisizioni legate all'Arte Povera - la mostra Naturecultures. Arte e Natura dell'Arte povera a oggi arriva ai Binari 1 e 2 di OGR Torino, un progetto espositivo a cura di Carolyn Christov-Bakargiev, Marcella Beccaria e Samuele Piazza, che offre una ridefinizione della relazione con il mondo che ci circonda e la sua evoluzione, proponendo nuove chiavi di lettura.
A partire dall’esposizione di una selezione di opere realizzate dagli anni Sessanta a oggi e acquisite negli ultimi vent’anni grazie alla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT al Castello di Rivoli, la mostra documenta una particolare attenzione ad alcuni temi cardine della contemporaneità come: il cambiamento climatico, lo sviluppo sostenibile, il rapporto tra arte ed ecologia, la biodiversità, la nascita dell’Arte Povera e le nuove frontiere del collezionismo. L'esposizione si compone di opere di artisti internazionali dell’Arte Povera che, dalla fine degli anni sessanta, hanno usato tecniche basilari e materiali comuni per superare la separazione tra natura e artificio, anticipando l’ecologia contemporanea, mentre, dalla fine degli anni novanta, hanno iniziato a denunciare crimini sociali e ambientali, trasformandosi in documentaristi e attivisti.
Tra i capolavori in mostra figurano: la Venere degli stracci (1967) di Michelangelo Pistoletto, opera della counterculture che ha anticipato le tematiche del riciclo dei materiali negli anni Sessanta; l’Albero di 11 metri, (1969–89) di Giuseppe Penone, che rivela la forma dell’albero da una trave industriale invertendo il processo di industrializzazione dei materiali; The Sovereign Forest (2012) di Amar Kanwar, che denuncia forme di ingiustizia climatica e sociale; Adjacent Possible (2021) di Agnieszka Kurant, che propone un nuovo alfabeto generato da un algoritmo creato con pigmenti batterici.
Organizzata in collaborazione tra OGR Torino e Castello di Rivoli, con il supporto della Fondazione per l'Arte Moderna e Contemporanea CRT e con il contributo straordinario della Fondazione CRT.
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