Come molte altre era stata pensata per essere una 'passeggiata nell'arte' in presenza, nel cuore delle Langhe, più precisamente a Monforte d'Alba, sede della Fondazione Bottari Lattes. L'emergenza sanitaria ha però cambiato i piani e così, dopo l'apri-e-chiudi che ha interessato molti poli culturali piemontesi e non, l'esposizione I mondi di Mario Lattes #1 ha dovuto reinventarsi e scegliere come sede il cyberspazio: è online il virtual tour con una pagina di approfondimento dedicata, aggiornata periodicamente con nuovi contenuti.
L’accesso ai mondi di Lattes è insidioso. Occorre adeguarsi alle sue luci e alle sue ombre, intuire l’indefinito pur sapendo che esiste un lato oscuro che non potrà disvelarsi (Vincenzo Gatti, critico)
La mostra è la prima tappa di un percorso dedicato al pittore – ma anche scultore ed editore – torinese che si concentra sui dipinti figurativi realizzati dal 1959 al 1990, scelti da Caterina Bottari Lattes tra le opere di recente acquisizione. Nelle due sale espositive del primo e secondo piano i nuovi dipinti, di recente acquisizione, dialogano così con i lavori già presenti nella collezione della pinacoteca. I temi affrontati nelle quattro sezioni in cui la mostra è suddivisa, sviluppati in una quarantina di opere esposte, sono alcuni tra quelli cari a Mario Lattes: figure archetipiche, marionette e alter ego, nature morte e cianfruscole (termine usato da Lattes per indicare le cianfrusaglie), oggetti simbolici, temi surreali, volti e personaggi.
L'attività di Mario Lattes
Pittore e incisore, disegnatore e acquerellista, Mario Lattes (1923–2001) è stato un artista prolifico e instancabile. La sua vasta produzione pittorica testimonia una passione per l’arte sbocciata da giovanissimo. Una passione che inizia a farsi conoscere al pubblico nel 1947, anno della prima mostra di Lattes a Torino, alla galleria La Bussola. Seguiranno, fino alla fine degli anni Novanta, diverse personali di Mario Lattes: a Torino, Roma, Milano, Firenze e Bologna, incluse le partecipazioni a due edizioni della Biennale di Venezia, alla Quadriennale di Torino e di Roma, oltre a diverse esposizioni collettive. Numerose opere realizzate entreranno così nelle sale espositive e nelle dimore di diversi collezionisti. Al fine di recuperare, conservare e far conoscere al grande pubblico quadri e lavori di Lattes mai esposti prima, nel corso degli ultimi anni la Fondazione Bottari Lattes ha acquisito diversi dipinti da collezionisti privati. Opere che ora entrano a far parte del prezioso patrimonio della sua pinacoteca e che saranno rese visibili al grande pubblico in più esposizioni nel corso del tempo.
Ideata da Caterina Bottari Lattes e curata da Alice Pierobon in collaborazione con Chiara Agnello, la mostra è accompagnata da un testo critico di Vincenzo Gatti.
In copertina: Senza titolo, s.d., olio su tela, 55x75 cm (particolare)