Riccardo Dalisi '71-'74. Il Rione Traiano di Napoli e la partecipazione come progetto è la mostra inaugurata dal Circolo del Design - la prima dedicata all’artista, architetto e designer dopo la recente scomparsa - e inserita all’interno della programmazione culturale 2022 Together Now, che indaga il design come strumento al servizio del nuovo ed emergente bisogno di comunità.
L'esposizione, curata dal critico d’arte Luca Beatrice e realizzata in collaborazione con Archivio Riccardo Dalisi e Museo Madre di Napoli, racconta i quattro anni in cui Dalisi vive nel Rione Traiano, quartiere popolare di Napoli, contributo alla ricerca dell'artista sull'incontro tra design, pedagogia, arte e artigianato, focalizzata sul coinvolgimento delle comunità più fragili in momenti di attiva creatività. Il designer e architetto, in quegli anni, invita i ragazzi di strada a progettare piccoli arredi ed elementi architettonici utilizzando materiali semplici, con l’obiettivo di generare un riscatto socio-educativo, un cambiamento sociale attraverso la partecipazione, lo spirito collettivo e la progettualità.
La mostra propone alcune foto dell’Archivio Riccardo Dalisi, un video originale come testimonianze del progetto e i prodotti generati durante l’esperienza, provenienti dal Museo Madre e dall’Archivio Riccardo Dalisi: ricami, piccole sedute realizzate con materiali di recupero, disegni e schizzi, modellini aerei di spago, carta e legno, maquette dell’Asilo Traiano, troni in cartapesta.
«Scomparso nelle scorse settimane durante la preparazione di questa mostra, Riccardo Dalisi si è dedicato intensamente alla creazione di un rapporto articolato e creativo tra architettura e design, scultura e pittura, arte e insegnamento, mantenendo al centro lo sviluppo umano attraverso il dialogo e il potenziale della creatività. Cinquant’anni dopo l’esperienza del Rione Traiano di Napoli Dalisi si legge oggi come una figura di importanza storica e preveggente verso il futuro, che ha intuito come le discipline si fondano in confini fluidi, ibridi, sperimentali».
Per maggiori informazioni: sito.