Per quattro mesi, Torino si vestirà delle luci, dei colori, delle suggestioni del Sol Levante. La Società Promotrice delle Belle Arti ospita la mostra Utamaro, Hokusai, Hiroshige. Geishe, samurai e la civiltà del piacere.,
L’esposizione, curata da Francesco Paolo Campione, analizza l’universo giapponese attraverso un percorso tematico, suddiviso in nove sezioni, con oltre 300 capolavori, alcuni dei quali mai presentati in Italia: stampe dei maggiori maestri dell’ukiyo-e, quali Hokusai, Hiroshige, Utamaro, Kunisada, Yoshitoshi, Sharaku, oltre ad armature di samurai, kimono, maschere teatrali, rare matrici di stampa, preziosi ornamenti femminili, sculture in pietra, stendardi, provenienti da diverse collezioni private e non.
La rassegna si propone come un'originale ricostruzione della civiltà del piacere, una stagione storico-artistica del Giappone - il periodo Edo (1603-1868) - in cui il paese, pacificato nei propri confini e stretto in una politica di isolamento dal resto del mondo (sakoku), portò la ricca classe dei mercanti (chōnin), impossibilitata a svolgere il proprio ruolo, a dedicarsi ai piaceri dell’esistenza, come gli spettacoli del kabuki, la frequentazione delle geishe nelle case da tè e l’acquisto di straordinarie opere d’arte.
Il percorso espositivo propone:
- immagini del mondo fluttuante (ukiyo-e), stampe xilografiche realizzate su matrici in legno sinonimo di alla moda, che esprimono una sorta di filosofia incentrata sul gusto di un’esistenza piacevole e, per quanto possibile, appagante dei desideri personali;
- ricognizioni sui soggetti tipici dell’arte giapponese, come quello della natura vista sia nel suo aspetto più paesaggistico, sia in quello che venne riconosciuto un genere pittorico vero e proprio di fiori e uccelli (kachōga) che fungono anche da elementi segnaletici delle stagioni;
- i piaceri effimeri come quello del teatro kabuki, lo spettacolo popolare per eccellenza, di cui si possono ammirare le stampe che ne raffigurano gli attori;
- l'universo femminile approfondito attraverso gli aspetti della vita quotidiana delle donne di varie epoche, di diversa età ed estrazione sociale, e attraverso le xilografie a soggetto erotico (shunga), le cui illustrazioni rimandano all’idea della sacralità dell’atto sessuale e a una ricca mitologia;
- le stampe raffiguranti guerrieri ed eroi della tradizione giapponese (musha-e); i libri dei guerrieri di Hokusai, veri e propri capolavori di disegno in cui l’artista si muove fra la natura e il sovrannaturale, ponendo l’azione dell’eroe al centro della sua ricerca figurativa;
- l’eredità iconografica e stilistica dell’ukiyo-e e una spettacolare installazione immersiva che introduce alla visione della Grande Onda di Hokusai.
Per maggiori informazioni: qui.