CAMERA arricchisce l’estate torinese con due mostre in parallelo: la retrospettiva dedicata a Dorothea Lange e a la collettiva dedicata agli sguardi dei giovani talenti del progetto FUTURES Photography.
La mostra Dorothea Lange. Racconti di vita e lavoro si compone di oltre 200 immagini che presentano la carriera di Dorothea Lange dagli anni Trenta e Quaranta, picco assoluto della sua attività. Fra il 1931 e il 1939, il Sud degli Stati Uniti viene colpito da una grave siccità e da continue tempeste di sabbia, che distruggono l’agricoltura dell’area, costringendo migliaia di persone a migrare. Lange viene quindi chiamata dalla Farm Security Administration, insieme ad altri, a documentare l’esodo dei lavoratori agricoli verso la Central Valley, raccogliendo storie e racconti, riportati poi nelle dettagliate didascalie delle immagini. È in questo contesto che realizza il ritratto, passato alla storia, di una giovane madre disperata e stremata dalla povertà, Migrant Mother, che vive insieme ai sette figli in un accampamento di tende e auto dismesse. La crisi climatica, le migrazioni, le discriminazioni sono di assoluta attualità, trasformando gli scatti di Lange in spunti di riflessione e occasioni di dibattito sul presente, oltre a evidenziare una tappa imprescindibile della storia della fotografia del Novecento.
In parallelo, come anticipato, CAMERA propone nella Project Room la collettiva FUTURES 2023: nuove narrative, curata da Giangavino Pazzola. Sei giovani talenti fotografici, selezionati per il programma europeo di promozione e valorizzazione degli artisti emergenti FUTURES Photography, esplorano il tema della rappresentazione visiva della contemporaneità in oltre 40 scatti. Attingendo a diverse pratiche di creazione fotografica, i progetti presentati indagano usi e costumi della società odierna e le nuove tendenze che attraversano il panorama della fotografia contemporanea. I progetti in mostra sono di Andrea Camiolo, Nicola Di Giorgio, Zoe Natale Mannella, Eleonora Roaro, Sara Scanderebech, Alex Zoboli.