Torna a Rondissone, in provincia di Torino, la Sagra del Canestello giunta alla sua 17° edizione.
I Canestrelli sono dolci con una lunga tradizione alle spalle. La loro nascita, infatti, risale all’epoca medievale, in cui venivano prodotti solo in occasioni particolari e venivano conservati per diversi mesi.
In particolare, nelle famiglie più importanti, si usava prepararli in occasione degli sposalizi; mentre nel Canavesano venivano prodotti in occasione della festa patronale e del Carnevale.
Tradizioni rimaste salde a Rondissone, dove le famiglie preparano questo dolce in casa che, confezionato in maniera del tutto particolare, viene offerto come bomboniera.
Si tratta di una cialda molto sottile, dalle forme irregolari dovute alla sua preparazione e dal color testa di moro a base di cioccolato. Si ritiene che la cialda originaria fosse già di colore scuro, nonostante il costo elevato del cacao. Solo nel ‘900, la quantità di cacao impiegata è più che raddoppiata e si è iniziato a distinguere tra cacao amaro e cacao zuccherato.
Il nome deriva, probabilmente, dai tipici recipienti di vimini intrecciati, detti appunto canestri, nei quali si deponevano i dolci dopo la cottura.
Nel 2004 il Comune di Rondissone è entrato a far parte del Paniere della Provincia di Torino con il suo canestrello al cioccolato. Un riconoscimento prestigioso per cui la Proloco ha deciso di istituire una fiera apposita: è così che nasce la Sagra del Canestrello.
Altre quattro sono le zone di produzione riconosciute della provincia torinese, in particolare nella zona del Canavese: Montanaro, Tonengo, Vaie e Borgofranco d'Ivrea.
Ogni paese, tuttavia, presenta la sua ricetta e anche a pochi chilometri di distanza cambiano completamente sia il gusto che la forma che gli ingredienti.
Di seguito il programma delle due giornate: