A causa delle disposizioni imposte dal DPCM del 3 novembre 2020 contenente le nuove misure per fronteggiare l'emergenza epidemiologica Covid-19, fino al 3 dicembre sono sospesi gli spettacoli aperti al pubblico nelle sale teatrali
I due gemelli veneziani della commedia di Carlo Goldoni, trasportati dal Settecento agli anni Settanta del Novecento sono diventati un fascinoso criminale in fuga (Tonino) e un cantante in cerca di fortuna (Zanetto). Accade in 'I due gemelli', l'adattamento di Natalino Balasso dell'opera 'I due gemelli veneziani'.
La commedia, che mantiene la sua ambientazione a Verona, conserva la stessa dicotomia furbo/sciocco dei personaggi principali dell'opera originale e li colloca in un tempo più vicino all'odierna memoria. «L’ho riscritta pensando a cosa nel nostro tempo – perché il teatro deve parlare al nostro tempo, se no è archeologia, non più teatro – potesse assomigliare, o diciamo avere la stessa evocazione di quel clima raccontato da Goldoni» spiega Balasso «la crisi del mondo mercantile, la crisi dei vecchi valori familiari impostati sul padre che comandava. E ho pensato agli anni Settanta: anni di liberazione e in cui c’era questa rissosità politica e sociale».
Nella sua carriera l'autore ha incontrato Carlo Goldoni diverse volte, da diversi punti di vista. Prima da interprete in 'Arlecchino servitore di due padroni' con la regia di Valerio Binasco e ne 'La bancarotta', nella versione di Vitaliano Trevisan e la regia di Serena Sinigaglia, infine ora, sotto la direzione di Jurij Ferrini.