Si concludono con 'Maddalene (da Giotto a Bacon)' la rassegna teatrale estiva Summer Plays e il Progetto Testori, ideato e diretto da Valter Malosti e prodotto da TPE – Teatro Piemonte Europa, in collaborazione con l’Associazione Giovanni Testori.
Maddalena è una singolare raccolta poetica che prende voce con Valter Malosti, penetrante e istrionica, come un sunto – «strozzatissimo» dice Testori – di storia dell’arte, che accompagna il cammino della Maddalena nei secoli. Un singolare percorso, un «maddalenesco tragitto» che si dispiega attraverso il dialogo tra immagini e parole: da Duccio a Masaccio, da Giotto a Cézanne, da Beato Angelico a Caravaggio, da Raffaello a Rubens, da Botticelli a Tiziano, da Grünewald a Bacon.
Il tema della figura della Maddalena è da sempre al centro dell'interesse di Testori. Da qui l‘editore Franco Maria Ricci costruì uno dei suoi libri d'arte, unici e pregiati, 'Maddalena', stampandolo in 5.000 esemplari numerati nel marzo 1989. Testori produsse in forma di poesia le schede sulle singole opere: 'schede-poematiche' o 'schede-versicoli' come lui le chiamò, originali critiche in forma di poesia «nate non da un premeditato disegno, bensì da un insopportabile nausea per il modo (a me) consueto di stenderle», lui che era pur sempre un grandissimo e controverso critico d’arte, allievo ed erede di Roberto Longhi.
E come il suo maestro Longhi, anche Testori ha gloriosamente portato l’opera d’arte nella mischia degli interessi totali, cioè a dire nelle questioni di vita o di morte. Si accosta così vicino alle maddalene da farci, come lui stesso scrive, il «lingua-in-bocca», da giacerci «sdraiato di fianco» «come dentro un letto».
I versi di Testori sono accompagnati e contrappuntati da una ventina di brevi suite originali per violoncello scritte nel corso degli anni dal compositore Carlo Boccadoro e ad ogni occasione variate e implementate anche grazie al talento del violoncellista Lamberto Curtoni.