Re/Start, la stagione autunno-inverno 2020 di TPE - Teatro Piemonte Europa e Festival delle Colline Torinesi, inaugura il Teatro Astra dopo sei mesi di chiusura, e lo fa con 'Niente di me' di Arne Lygre. La regia è di Jacopo Gassmann.
Uno spazio vuoto. Una donna e un uomo più giovane di lei. Si apre su una scena spoglia, il testo del drammaturgo norvegiese. Sono lì, loro due, soli, entrambi lontani da un passato che si illudono di poter rimuovere. È un limbo sospeso fra ciò che è accaduto e ciò che sarà. Che potrebbe essere. Ogni cosa che l’uomo e la donna nominano prima o poi prende corpo: un tavolo, un divano, una camera con vista, il semplice desiderio di raggiungere il mare. Non è facile distinguere fra ciò che avviene per davvero e ciò che è solo affabulazione. Come nei processi onirici, la parola lascia alcune tracce in scena per poi cancellarle. Ma presto l'idillio d’amore si spezza. E il passato ricompare, costringendoli a fare i conti con le proprie ferite. Come Ibsen e Fosse, Lygre gioca con i fantasmi della mente.
Dice Gassmann: «Nei testi di Lygre i personaggi si esprimono su più piani linguistici e temporali. Spesso parlano di loro in terza persona, si guardano dall’esterno. Declinano le loro relazioni al presente, ma allo stesso tempo sono abitati da voci del passato e proiettati verso un futuro che sembrano già conoscere, desiderare, temere».