Al Teatro Gobetti di Torino, una commedia intramontabile di Molière (1622-1673), commediografo e attore teatrale che, insieme a Corneille e Racine, rappresenta uno degli autori più importanti del teatro classico francese del XVII secolo.
Uno spettacolo sull'ipocrisia, reinterpretato in una versione sofisticata caratterizzata da una satira pungente e da una riflessione sulle nevrosi del nostro tempo.
Tartufo è la pièce in questione, adattata e diretta da Roberto Valerio, regista molto apprezzato dal pubblico e dalla critica. Valerio rilegge il capolavoro di Molière spostando l’azione dal Seicento all’Italia degli anni Settanta.
Fedele alla traduzione di Cesare Garboli, l’artista esplora la modernità di questo personaggio ipocrita, prototipo della ruffianeria, dedito religioso solo per convenienza e smascheratore indiretto del materialismo più ostile, motivo di avvelenamento della società contemporanea.
Tartufo infatti è uno scaltro truffatore che si insinua nella quotidianità di una casa borghese per raggirare il capofamiglia Orgone. La moglie Elmira, con la sua illusoria remissività, sarà l’unica capace di smascherare le vere intenzioni dell'impostore.
Protagonista accanto a Valerio, che veste i panni di Orgone, c'è Tartufo, interpretato da Giuseppe Cederna, popolare interprete della scena teatrale, cinematografica e televisiva. Il ruolo di Elmira, invece, è affidato a Vanessa Gravina, attrice versatile e amata dal pubblico, che si districa fra tv (presente nella serie di Rai1, Il paradiso delle signore, dal 2018) e teatro.
Completano il cast Irene Pagano (Marianna), Massimo Grigò (Lorenzo), Elisabetta Piccolomini (Madama Pernella), Roberta Rosignoli (Dorina) e Luca Tanganelli (Damide).
Lo spettacolo è prodotto dall’Associazione Teatrale Pistoiese con il sostegno di Ministero della Cultura e Regione Toscana; le scene sono di Giorgio Gori, le luci di Emiliano Pona, i costumi di Lucia Mariani e il suono di Alessandro Saviozzi.
Una commedia politica senza tempo: «Tartufo oggi non è più un semplice arrivista che veste i panni del virtuoso, ma un profeta anticonformista, un guru fazioso che strepita, maledice e combatte contro un mondo consumista, dissoluto, amorale».
Biglietti: Intero € 28 / Ridotto € 25 + 1 € di prevendita
Acquistabili online
Biglietteria Teatro Stabile di Torino: Tel. 011 5169555