Torino Spiritualità 2023 dedica cinque giorni Agli assenti. Della morte ovvero della vita, un tema su cui scrittori, pensatrici, filosofi, artisti e pubblico possono provare a riflettere. In programma tra il Circolo dei lettori, teatri, cinema e luoghi della cultura di Torino, il festival è un'occasione per discutere sul nostro rapporto con la morte.
La manifestazione culturale inaugura mercoledì 27 settembre nella chiesa di San Filippo Neri, la più grande di Torino, in un Death Café: the biggest Death Café ever. Nati e diffusi nei paesi anglosassoni, i Death Café sono occasioni per riflettere insieme sulla morte e sul morire in un’atmosfera informale, in cui i tabù cedono il posto alla convivialità e alla consapevolezza che essere mortali è quanto di più umano ci sia.
A introdurre il Death Café di apertura, il monaco e tanatologo Guidalberto Bormolini, dopodiché il pubblico viene diviso in 60 gruppi, ognuno dei quali guidato da un facilitatore per discutere sul perché la morte faccia parte della vita.
Dopo l’inaugurazione, alle 21 al Cinema Massimo, sempre Bormolini incontra l’attore e artista Alessandro Bergonzoni moderati dall’antropologa Cristina Vargas; contemporaneamente, al Circolo dei lettori, lo storico della scienza Francesco Paolo de Ceglia conversa con la scrittrice Chiara Valerio sul mito dell’immortalità. Alla stessa ora, nella sala Gioco del Circolo, il sacerdote, scrittore e cappellano del carcere di Padova Marco Pozza riflette sull’esperienza dell’uccidere.
A seguire, nei giorni successivi, è prevista una fitta programmazione con ospiti anche internazionali che intervengono dando spunti differenti e interessanti sul tema fil rouge della manifestazione culturale: qui potete trovare il palinsesto completo.