Al Piccolo Regio Puccini va in scena in prima esecuzione a Torino un nuovo allestimento di Un mari à la porte, operetta frizzante e raramente rappresentata di Jacques Offenbach.
Questo titolo è l’ideale contraltare della Juive, accostando il grand-opéra e l’operetta per offrire al pubblico l’opportunità di immergersi completamente nell’atmosfera di fervore culturale parigino di metà ‘800.
Il libretto racchiude situazioni assurde, colpi di scena, nonsense e contraddizioni, con spunti parodistici e autobiografici, la musica è la vera chiave del successo dell’operetta in generale e di questo titolo in particolare: un susseguirsi di raffinati e trascinanti valzer, mazurche, polke e galop. L’azione è retta da numerosi “dialoghi cantati” serratissimi.
Per l'occasione, il giovanissimo Riccardo Bisatti torna a dirigere l’Orchestra del Regio come direttore ospite. La nuova produzione, con la regia di Anna Maria Bruzzese, è interamente targata Regio con le scene di Claudia Boasso, i costumi di Laura Viglione e le luci di Andrea Rizzitelli.
La trama gira intorno a quattro personaggi interpretati da:
- il tenore polacco Paweł Żak, nel ruolo di Florestan Ducroquet, artista bohémien poco talentuoso e squattrinato;
- il mezzosoprano russo Ksenia Chubunova la neo sposina dispettosa Suzanne;
- il soprano austriaco Amélie Hois nei panni di Rosita, l’amica della sposa dal carattere indipendente e travolgente;
- il baritono italiano Matteo Mollica nel ruolo di Henri Martel, il marito del titolo.
Un mari à la porte è eseguita in lingua originale francese, con soprattitoli in italiano. L’operetta, in un atto unico senza intervallo, ha una durata di 50 minuti circa.
La programmazione prevede le repliche nei seguenti giorni:
- venerdì 6 ore 20;
- domenica 8 ore 16;
- martedì 10 ore 20;
- venerdì 13 ore 20;
- sabato 14 ore 20.
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