Una maratona notturna di voci per viaggiare, in penombra, fra le storie del mondo antico. In attesa di dare ufficialmente il via al Festival del Classico Reloaded La notte degli eroi porta in primo piano intrighi, prodigi, amori, passioni e avventure in una veglia (web) dedicata ai protagonisti dei poemi epici e della storia romana.
Forza, passioni e lacrime degli eroi. Il primo talk è condotto dallo scrittore Matteo Nucci, autore del libro Achille e Odisseo. La ferocia e l'inganno (Einaudi). Abituati a contrapporre i due eroi che si sfidarono sotto le mura di Troia, dimentichiamo la parola degli antichi. Sono Odisseo e Achille i due poli opposti, gli eroi che rappresentano, con le loro azioni, due paradigmi di umanità agli antipodi. Ma in che senso? Due intelligenze, certo. E soprattutto due stili di vita. Due modi di spendere la più grande ricchezza a disposizione dei mortali: il tempo.
Ogni essere che ha vissuto l'avventura umana sono io. Chiara Valerio, scrittrice, racconta al pubblico il suo 'doppio romanzo' Memorie di Adriano. Il primo, evidente, dichiarato, è la vita dell’imperatore Adriano raccontata da lui medesimo, il secondo implicito, ctonio pure, è la storia di Marguerite Yourcenar scrittrice, l’opera al nero di Yourcenar che dopo essersi dissolta («l’io in testa a un’opera dalla quale volevo cancellare me stessa»), si ricrea tanto da dire «Ecco che cos’è questo romanzo, non solo l’ho scritto, ma te lo spiego».
Le donne la guerra, la guerra delle donne. Melania Mazzucco non parla solo di fanciulle rapite e madri caritatevoli: i testi antichi sono pieni di donne che le guerre non le fanno scoppiare ma le combattono e, spesso, le vincono. A volte le perdono, tante volte le subiscono, alcune imbracciano armi e coraggio e si buttano nella battaglia. Ci sono le Amazzoni, c’è la dea Athena, e Lisistrata, che combatte con le parole. Ma anche Andromaca, sposa di Ettore fedele e affettuosa, e ovviamente Elena di Troia. E oggi? Che ruolo hanno le donne nelle guerre? Anche adesso ci sono sia vedove tristi che capi di Stato (e di decisioni), sia orfane che ufficiali sul campo. Pure in questo caso, i classici raccontano storie eterne.
La lezione di Enea. A partire dalla sua creazione letteraria La lezione di Enea (Laterza), l'autrice Andrea Marcolongo dà la parola all'eroe e alle sue più che mai attuali lezioni di vita. Se in tempo di pace e di prosperità chiediamo a Omero di insegnarci la vita, a ogni rivolgimento della Storia dovremmo deporre Iliade e Odissea e riprendere in mano l’Eneide. Il canto di Enea, infatti, è destinato al momento in cui si sperimenta l’urgenza di raccapezzarsi in un dopo che stordisce per quanto è diverso dal prima in cui si è sempre vissuto. Perché Enea è l’eroe che vaga nel mondo portandosi sulle spalle anziani e bambini, è colui che viaggia su una nave senza nocchiero alla ricerca di un nuovo inizio, di una terra promessa in cui ricominciare. È l’uomo sconfitto, colui che non ha più niente tranne la capacità di resistere e di sperare. Un personaggio quanto mai attuale.
Odisseo, uomo moderno contro le avversità. 'Colui che è odiato', preso in giro dal destino, è raccontato dal cantautore Roberto Vecchioni a partire da Lezioni di volo e di atterraggio (Einaudi). L'eroe la sorte la affronta, la sfida, perché non ha paura di nulla, si butta a capofitto contro qualsiasi avversità. Incarna pienamente lo spirito dell’Illuminismo, secondo cui l’uomo è più forte di ogni cosa. Spartiacque tra una cultura di favole mitiche e la conquista dell’anthropos, è comunque pieno di dubbi e paure, ma questo – tratto tipicamente umano, del resto – non gli impedisce di andare a sbattere contro ciò che non conosce. E di vincere sempre. Perché non ha timore di inventare la vita.