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di Michela Malerba

Presidente dell'Ordine degli Avvocati di Torino

Il valore della competenza

La mistificazione è quella di far credere che l’esperienza – che crea la competenza – non sia centrale e formativa: si afferma così un nuovo sistema di valori dove l’investimento per acquisire competenze non è più centrale. Non possiamo consentire che tali valori vengano sminuiti in nome di imprecisate esigenze di cambiamento

Nell’ultimo mese, con una serie di riforme, il mondo dell’avvocatura è stato travolto da trasformazioni, frutto di scelte legislative che rispecchiano una politica ‘del cambiamento’ che, in nome di mere petizioni di principio, ha svilito e messo in dubbio non solo la conoscenza, intesa come sapere, ma anche la competenza, intesa come saper fare, di professionisti che hanno fatto parte dei Consigli degli Ordini forensi. Sono e resterò convinta che il recupero di una competenza, che si traduca in rappresentanza, sia un elemento essenziale per un funzionamento qualitativo dell’apparato amministrativo, ciò nell’interesse della società civile. È amara la constatazione che un provvedimento legislativo abbia preso le mosse da una pronuncia delle Sezioni Unite della Cassazione, e che, interpretando le disposizioni in tema di eleggibilità dei componenti dei Consigli degli Ordini previste dalla Legge n. 247/2012 e n. 113/2017, ne abbia conferito un’efficacia retroattiva.

Si leggono nella sentenza affermazioni come «sclerotizzazione delle compagini elettorali» e «cristallizzazioni di posizioni di potere»: ciò dimostra visioni preconcette e inveritiere degli organi rappresentativi dell’avvocatura, totale assenza di sensibilità istituzionale e mancanza di attenzione alle conseguenze. Ma più amara ancora è la reazione di coloro che si sono espressi in termini che ben rispecchiano l’attuale pochezza del contesto sociale, fatto di slogan, di tweet, di proclami inneggianti alla fine della ‘casta’, di un’‘élite’ e di ‘centri di potere’. Il Consiglio dell’Ordine di Torino, in base al decreto legge n. 2/2019, ha scelto di rinviare le elezioni, per consentire la riapertura dei termini per le candidature e lo svolgimento delle stesse scaduti i termini per la conversione in legge del decreto. Ma la domanda sorge spontanea: quale idea di rispetto delle istituzioni, di lavoro al loro interno, di competenza e di professionalità, di ‘tirocinio paziente’, come direbbe Antonio Gramsci, emerge da provvedimenti e comportamenti di tal genere? Certamente prioritario è l’obiettivo, perseguito dalla legge professionale, di consentire la turnazione nelle cariche ordinistiche. Ma tale obiettivo non può essere perseguito con la logica che, di fronte a ogni problema, si ostenta una muscolarità repressiva, quasi che i problemi si concentrassero tutti nei rappresentanti delle istituzioni.

Occorre superare l’attuale desertificazione culturale, che ci ha privato degli strumenti per smascherare slogan e mistificazioni, nonché la retorica politica che sta deteriorando in maniera profonda la società – sempre più divisa e divisiva – e il nostro stato di diritto, e che permea anche le professioni e le loro associazioni. La mistificazione è quella di far credere che l’esperienza – che crea la competenza – non sia centrale e formativa: si afferma così un nuovo sistema di valori dove l’investimento per acquisire competenze non è più centrale. Non possiamo consentire che tali valori vengano sminuiti in nome di imprecisate esigenze di cambiamento, non possiamo consentire che l’improvvisazione si sostituisca alla competenza, e ciò in tutti i campi. La competenza è sempre un valore.

Michela Malerba

Nata a San Maurizio Canavese nel 1962, è avvocato iscritto al Foro di Torino dal 1991. Dopo aver svolto la pratica nello studio dell’avvocato Francesco Bosco, dove è rimasta fino al 1997, ha proseguito l’attività professionale in uno studio proprio. Nel dicembre 2000 ha costituito lo studio legale Capelletto Malerba, che si è sciolto nel maggio 2016; successivamente, insieme all’avvocato Gian Piero Chieppa, ha fondato lo studio Chieppa Malerba. Iscritta all’Albo dei Cassazionisti dal 27 gennaio 2012, dal 2017 al 2019 è stata presidente dell’Ordine degli Avvocati di Torino.