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Alessandra Siviero

Metaverso e intelligenza artificiale nel mondo culturale

di Laura Sciolla

Primavera 2023

LA CULTURA VIVE UN NUOVO RINASCIMENTO. UN RINASCIMENTO FUTURISTICO, SECONDO LA DEFINIZIONE DELL’ARCHITETTO ALESSANDRA SIVIERO. È PROPRIO CON LEI CHE PARLEREMO DI QUANTO E COME I METAVERSI E L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE STIANO INFLUENZANDO IL MONDO

Robot al Mipim di Cannes 2023 - Alessandra Siviero

Robot al Mipim di Cannes 2023

Metaverso, NFT, Intelligenza Artificiale. Parole che stanno ormai entrando nel nostro vocabolario quotidiano e che a poco a poco influenzeranno la nostra vita. Anzi, in alcuni ambiti lo stanno già facendo. Alessandra Siviero, architetto libera professionista, precedentemente presidente della Fondazione per l’architettura di Torino, attualmente consigliere di indirizzo della Fondazione CRT all’interno della commissione 3 per le attività istituzionali arte, cultura, welfare e territorio e consigliere di LabDEC alla SAA – School di Management dell’Università di Torino, lancia una riflessione su come queste nuove tecnologie stiano cambiando la nostra società, e in particolare il mondo culturale.

Umberto Lo Nardo alle Ogr Italian Tech Week 2022 - Alessandra Siviero

Umberto Lo Nardo alle Ogr Italian Tech Week 2022

«Girovagando alla Biennale di Architettura di Venezia, al Salone del Mobile di Milano, al Mipim di Cannes e alle OGR per l’appuntamento italiano sulla tecnologia Italian Tech Week, si percepiva quanto l’architettura manifestasse un crescente interesse verso i metaversi e le sue opportunità. Ora è evidente. D’altronde l’IA sta rivoluzionando le nostre abitudini, l’ambito lavorativo, gli acquisti online, il fare ricerca. In medicina, per riportare un caso pratico, questi sistemi permettono di simulare infinite volte dei gesti che andranno poi ripetuti in sala operatoria. Il metaverso è una frontiera da esplorare, un nuovo mondo in cui si assottigliano le differenze tra realtà e spazio virtuale, anche se per ora appare un po’ come un cantiere a cielo aperto, paragonabile agli albori di internet. Si prospetta come un insieme di mondi diversi, ma interconnessi. Il tutto è ancora in fase sperimentale seppur in forte crescita: si nota già l’aumento esponenziale di investitori nel campo delle proprietà virtuali. Parliamo di innovazioni che danno la possibilità di affrontare le sfide dell’attualità ed esplorare orizzonti insoliti. Anche nel mondo dell’architettura».

Il metaverso è un termine ampio che fa riferimento ad ambienti condivisi del mondo virtuale a cui le persone accedono attraverso Internet. Una piattaforma che ospiterà spazi virtuali tridimensionali

Come il metaverso e l’intelligenza artificiale influenzano la cultura in generale e l’architettura in particolare?

«Il rapporto tra cultura e tecnologia si sta facendo sempre più stretto. Basti osservare eventi e mostre per capire che la transizione digitale è ormai protagonista nel mondo culturale. Per quanto riguarda l’architettura, metaverso e IA da una parte ci offrono ampi spazi di creatività. Grazie all’intelligenza artificiale alcuni designer hanno dato vita a un nuovo metodo di lavoro, sebbene ancora in fase sperimentale, che permette di ideare edifici proprio a partire da questi algoritmi. Edifici che nella loro progettazione non mancano di valutare l’interazione con il contesto, per esempio, in una chiara ottica di sostenibilità. Con l’IA si può persino andare oltre i limiti, in un’esagerazione progettistica che può comunque essere uno spunto per migliorare aspetti della realtà: edifici che regolano la loro temperatura in modo autonomo, si è passati da una progettazione basata sulla rappresentazione come i computer, Aided Design (CAD) ad una logica di progettazione complessa incentrata sulla simulazione».

Alessandra Siviero metaversoQueste tecnologie diventano strumenti di lavoro preziosi per il professionista supportandolo in creatività e tempistiche. Siamo pronti a tutto questo?

«Bisogna dire che già l’avvento del rendering aveva supportato di molto la professione. Ora stiamo andando verso un ulteriore affinamento, stiamo entrando in un autentico Rinascimento futuristico, che ci deve portare a ridefinire il ruolo dell’architetto: suo compito sarà quello di comprendere questi scenari e adeguarsi (e in questo senso entra in gioco l’importanza di una formazione adeguata). Contemporaneamente, il progettista deve riconoscere che ci stiamo avvicinando a un nuovo modello di business, da cui l’intero settore industriale e dell’edilizia potrà trarre vantaggio. Un esempio concreto che ho seguito io in prima persona è quello di Sirt, dal 1966 punto di riferimento per l’arredo bagno e rivestimenti in Torino. L’azienda ha scelto di sposare questa nuova opportunità sia proponendo al cliente progetti in realtà aumentata per facilitarlo nelle sue scelte, sia creando un proprio NFT, ovvero i “non-fungible token”, per entrare da protagonista nel metaverso».

Winter house, Andres Reisinger and Alba de la Fuente e Ogr Italian Tech Week 2022

Winter house, Andres Reisinger and Alba de la Fuente e Ogr Italian Tech Week 2022

Ci può spiegare meglio il concetto degli NFT e come questi si applicano in architettura?

«Gli NFT sono la nuova frontiera della tecnologia blockchain e della proprietà intellettuale online, sistemi che permettono di certificare la rarità digitale di un bene. Questi gettoni crittografici sono ormai molto diffusi in settori come quello dell’arte e della moda. Un trend anche in ascesa è l’acquisto di terreni virtuali e la richiesta di costruirvi una casa. Se vi incuriosisce il tema potete andare a cercare la Winter House, la prima casa di design per il metaverso. Ecco che qui vengono coinvolti gli architetti: nel metaverso si può immaginare di progettare un edificio, una città intera volendo, superando ogni limite della creatività come si diceva poco fa. E se quando abbiamo una casa virtuale vogliamo arredarla? Abbiamo bisogno di mobili virtuali: si aprono così opportunità di business per le aziende più diverse, essendo questo un ecosistema che trasforma semplici relazioni digitali in sistemi di valori. Il metaverso è un termine ampio che fa riferimento ad ambienti condivisi del mondo virtuale a cui le persone accedono attraverso internet. Una piattaforma che ospiterà spazi virtuali tridimensionali».

Metaverso e intelligenza artificiale potrebbero cambiare il futuro dell’architettura?

«La pandemia ha di certo accelerato il fenomeno: la tecnologia entrerà sempre più nelle nostre vite, tramite dispositivi tecnologici come visori VR, la realtà virtuale e aumentata. Anche Bill Gates sostiene nel suo blog che nei prossimi anni la maggior parte delle riunioni virtuali si sposteranno dalle griglie 2D al 3D del metaverso e la generazione Z dichiara di sentirsi già pronta a lavorare nel metaverso. Dobbiamo prenderne atto e accettare i vantaggi che ci può offrire. Ovviamente più conosceremo questi strumenti e più ne trarremo benefici. Questo vale anche per il settore dell’architettura».

Venezia Biennale Architettura con il curatore Alessandro Melis

Venezia Biennale Architettura con il curatore Alessandro Melis

 

(foto FRANCO BORRELLI e ARCHIVIO SIVIERO)