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Matera

Tra palazzi antichi ed escursioni in bicicletta

di Silvia Donatiello

Estate 2021

MATERA È UNA COMBINAZIONE PERFETTA DI ATTIVITÀ CULTURALI, SPORT, ACCOGLIENZA ALBERGHIERA DI FASCINO E OTTIMA CUCINA. TUTTO SULLO SFONDO SPETTACOLARE DEI SASSI, GLI ANTICHI RIONI CARATTERISTICI SCAVATI NELLA ROCCIA, PATRIMONIO UNESCO

Matera è meta ambita da ormai molti anni per i suoi “sassi”, per l’atmosfera magica che la pervade, per la gastronomia così ricca e saporita e per molti altri motivi. Per scoprirli, ho scelto la formula di un weekend “in and out”, includendo un giro in bici intorno a Matera per raggiungere Murgia Timone, con una splendida vista sui rioni Sassi. Per visitarli, meglio dormire in zona, e vi anticipo che la scelta tra B&B caratteristici e hotel 4 e 5 stelle in edifici emblematici diventa difficile: sono tutti belli, ben curati e con una particolare attenzione al dettaglio e al servizio.

Ho optato per il Belvedere, quasi al confine dei Sassi, con una spettacolare panoramica sul rione. Piccolo, avvolgente, con colazione e ubicazione ottime.

Belvedere

In questo viaggio alla scoperta di Matera mi sono fatta accompagnare da un anfitrione d’eccezione, Michele Cappiello, titolare di Ferula Viaggi, agenzia e tour operator specializzati in viaggi outdoor, enogastronomici e culturali.

I Sassi, patrimonio UNESCO, sono gli antichi rioni scavati nella roccia, ricchi di chiese rupestri, cisterne sotterranee e un’infinità di angoli suggestivi.

Sentiero di Porta Pistola, Parco della Murgia Materana

Durante l’epoca borbonica il territorio era suddiviso in grandi latifondi di proprietà di famiglie nobili, tra cui i
conti Gattini, i marchesi di Venusio e i Malvinni Malvezzi, per citare i più importanti.

Dopo la seconda guerra mondiale la terra è stata suddivisa, le proprietà hanno avuto diversa sorte e alcune sono state trasformate in splendide strutture alberghiere.

Palazzo Venusio

Nel signorile Palazzo Gattini, ubicato nel cuore del centro storico, risiedeva una delle più importanti famiglie della nobiltà materana. Oggi è diventato un magnifico hotel 5 stelle: pur continuando a rappresentare quel prestigioso contesto storico, in esso sono state armoniosamente integrate le più moderne e lussuose comodità, nel rispetto del suo carattere storico e architettonico. Il mazzaro, pietra locale utilizzata per i rivestimenti interni, avvicina l’ospite alla materia, lo riporta in un passato ancestrale lasciandolo libero di immergersi nella vita degli antichi quartieri. Il Conte, le cui vicende familiari sono famose per i fasti di cui amava circondarsi, fu trucidato nel 1860 in seguito a un moto popolare: alla richiesta di terre da coltivare da parte del popolo, rispose lanciando da una finestra monete che vennero accolte come un’ulteriore umiliazione da quelle genti affamate.

Allo stesso gruppo alberghiero appartiene Alvino 1884, un vecchio mulino oggi hotel 4 stelle, appena fuori dai Sassi. Il mulino fu inaugurato nel 1884, l’unico a Matera a utilizzare energia termica, mentre tutti gli altri erano a forza animale. Nel 1946 iniziò a produrre la  prima pasta Lucana e, dopo essere rimasto per circa 30 anni in stato di abbandono, l’edificio ha subito un recupero architettonico conservativo per diventare la splendida struttura di 24 camere che è oggi.

Infine, in questo percorso nel tempo e nella storia di Matera non potevano mancare Palazzo Venusio, recuperato 15 anni fa e ribattezzato Viceconte dagli attuali proprietari, e Palazzo Malvinni Malvezzi, oggi di proprietà della Provincia di Matera. Si tratta ancora, per quest’ultimo, di un palazzo nobiliare del ’500 che si affaccia su piazza Duomo, appartenuto in passato alla famiglia originaria di Bologna che ancora oggi dà il nome all’edificio.

Il Buongustaio Matera

Tutta questa cultura vi ha stancato? È ora di fare una sosta deliziosa nel cuore più profondo di Matera, nella bottega gastronomica de Il Buongustaio Matera, di Samuele e Rosa, una coppia simpaticissima che mi ha invitata a una degustazione di prodotti tipici DOC e a chilometro zero. Dopo averli provati, non ho potuto fare a meno di fare incetta di peperoni “cruschi” già fritti e pronti per essere gustati. I cruschi sono considerati le patatine fritte di Matera, ideali come aperitivo e non solo. Da non perdere i formaggi, i vari pesti locali alle cime di rapa e i fichi caramellati da accompagnare a un buon caciocavallo o a una caciotta locale. Ho scoperto che si può anche ordinare online e i prodotti vengono consegnati in tutta Italia.

Il terzo giorno, il mio anfitrione mi ha accompagnata in un percorso in bici per il Parco Archeologico Storico Naturale delle Chiese Rupestri, area archeologica e naturalistica. Dato che è tutto un sali-scendi, consiglio vivamente una e-bike, se non si è più che allenati.

Una delle caratteristiche più importanti del Murgiano è la presenza di oltre un centinaio di chiese rupestri, a volte nascoste dalla fitta vegetazione e scavate lungo gli argini scoscesi delle gravine in luoghi impervi e di difficile accesso, impreziosite da incantevoli affreschi che testimoniano la devozione che si è protratta fino ai giorni nostri.

Michele Cappiello durante il bike tour

 

Sulla strada di ritorno a Matera, da non perdere il Parco Scultura La Palomba, un’antica cava di pietra di tre secoli fa trasformata in area espositiva di arte contemporanea, nata per iniziativa dell’artista Antonio Paradiso, che ha realizzato una mostra d’arte permanente delle sue opere proprio in una cava di tufo esaurita.

Per finire in bellezza, soprattutto dopo essere risalita in bici fino ai Sassi, ho concluso il mio tour con una cena squisita al ristorante Alle Fornaci, a pochi passi dai Sassi, conosciuto per i suoi piatti di gastronomia locale.

Parco Scultura La Palomba

 

La mia riflessione dopo questi tre giorni è che Matera è la combinazione perfetta di attività culturali e sportive con un’ottima cucina, dove non ingrassi come dopo ogni vacanza nel sud Italia che si rispetti, e non dimagrisci, ma ritorni soddisfatto e pieno di energie. Pronto per il prossimo viaggio.

 


Riferimenti utili:


 

(Foto di SILVIA DONATIELLO)