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Ex-Crisis, Circolo del Design incontra Seeyousound

Nell'ambito della rassegna 'Welcome to the post-analog condition* / Circolo del Design meets Seeyousound', una serata tra cinema, musica e design



Cinema, musica e design si incontrano in 'Ex -Crisis. Oltre il punto di rottura', primo appuntamento del ciclo 'Welcome to the post-analog condition* / Circolo del Design meets Seeyousound', frutto del lavoro congiunto tra Circolo del Design, promotore della cultura del progetto sul territorio torinese, e Seeyousound, il festival internazionale di cinema a tematica musicale.

In che modo l'ingegno trasforma una situazione critica in risorsa? 'Ex -Crisis. Oltre il punto di rottura' risponde alla domanda con i racconti di quattro contributi presenti nell'archivio multimediale del Circolo del Design torinese, che coinvolge i protagonisti italiani del mondo dell'architettura, del design e del progetto per offrire spunti di riflessione sugli interrogativi del futuro.

'Progetto n°0: il Fuoco' è a cura del designer Francesco Faccin, alla ricerca di un contatto con quell'autentica primigenia che appartiene a tutti gli uomini. «Ho scelto lo strumento primitivo per accendere il fuoco: mi piace considerarlo il punto 0 del progettare, da quel momento infatti nulla è più come prima» racconta. «La caverna diventa una casa, il cibo diventa piacere, il falò diventa comunità, la scimmia diventa uomo. È un oggetto significante».

'Ettore Sottsass, Metafore, 1972-1979' (a cura di Sovrappensiero) sono invece architetture primordiali ideate dall'artista insieme alla fidanzata durante i viaggi in Europa, USA e Medio Oriente. Fatte di sassi, legno e spago, le installazioni alludono alla presenza dell'uomo nel paesaggio e alla precarietà dell'esistenza. Cosa c’entra il design con i destini? «Forse sarebbe meglio abituarsi a disegnare l’oscura incertezza piuttosto che presumere il disegno della certezza».

Le tavole 'Galina Balashova Interni del mondo orbitale Soyuz 19, 1973' (a cura di Studio Gisto) mixano l'emozione alla pura tecnica. Tratte dal libro di Philipp Meuser 'Architect of the Soviet Space Programme', illustrano gli interni della Soyuz 19 e svelano la vita della russa Galina Balashova, che negli anni '50 era l'unica donna all'interno del di una squadra di ingegneri aerospaziali russi.

'I progetti di Ilmari Tapiovaara negli anni ‘40 in Finlandia' (a cura di Dossofiorito) sono la narrazione visiva della storia del creativo nordico. Nel 1941 il giovane ventiseienne finlandese era già proiettato verso una discreta carriera di designer, quando viene arruolato dall’esercito della sua nazione durante la Guerra di Continuazione con la Russia. Ha l’incarico di progettare e costruire tutte le infrastrutture necessarie alla vita quotidiana delle truppe che stanziano nella regione della Carelia Orientale, contesa tra i due eserciti nemici. A parte il legname, presente in abbondanza nei fitti boschi, sul posto non c’è nulla.

Alle esposizioni creative seguono la proiezione del corto 'Krzyzoki', che affronta i temi della natura e del tempo sottratto agli usi della contemporaneità, e la sonorizzazione live 'Avanguardie', composta da Riccardo Mazza su scene tratte da capolavori cinematografici sperimentali degli anni Venti e Trenta.

Gli episodi sono scelti e rielaborati da Laura Pol in collaborazione con il Museo del Cinema di Torino.