L’Italia è il secondo paese più vecchio al mondo. Secondo l’Istat, a gennaio 2018 gli over 65 rappresentano il 22,6% del totale della popolazione italiana, solo il 13,4% ha meno di 15 anni, il 64,1% tra i 15 e i 64 anni. Chi ha superato gli 80 anni raggiunge il 7%, la popolazione di 100 anni e più supera le 15500 unità. Dal 1991 al 2018 c’è stato un forte aumento della popolazione anziana (over 65 anni), che è passata da 8,7 a 13,6 milioni; in particolare è raddoppiata la quota degli over 80 (da 1 milione 955mila a 4 milioni 207mila). Il processo di invecchiamento investe tutte le regioni d’Italia, anche se con intensità differenti, e l’Istat prevede che un picco di invecchiamento colpirà l’Italia nel 2045- ’50, quando si riscontrerà una quota di ultra sessantacinquenni vicina al 34%. E gli anziani, spesso, possono avere bisogno di una maggiore liquidità di denaro, per far fronte a necessità quotidiane o cure mediche, oppure di assistenza sia morale che materiale. Di seguito una breve panoramica sugli strumenti che permettono di disporre della casa per trarre liquidità o per garantirsi assistenza e mantenimento.
Gli strumenti che permettono di ottenere liquidità di denaro
- La rendita vitalizia (a titolo oneroso), con la quale un soggetto corrisponde periodicamente alla persona anziana una somma di denaro o altri prodotti a fronte della cessione di un bene mobile, immobile o di un capitale.
- La vendita della nuda proprietà con riserva di usufrutto consente alla persona anziana di vendere l’immobile e di continuare a vivere nella sua casa e godere di eventuali proventi derivanti da una eventuale locazione per tutta la sua vita o per un periodo definito, ottenendo nel contempo una liquidità immediata proveniente dalla vendita.
- La vendita della nuda proprietà con riserva di abitazione, rispetto allo strumento precedente, consente il solo diritto di abitare l’immobile per sé e per la propria famiglia senza la disponibilità di eventuali proventi; il diritto di abitazione non può essere ceduto o dato in locazione.
- Il prestito vitalizio ipotecario è un finanziamento concesso da banche o intermediari finanziari a persone di età superiore ai 60 anni; è garantito dall’ipoteca su un immobile residenziale solitamente di proprietà dell’anziano a garanzia della restituzione del prestito, degli interessi e delle spese. È uno strumento che presenta diverse criticità, soprattutto nei confronti di eventuali eredi, e quindi va valutato con molta attenzione.
Gli strumenti che permettono di ottenere assistenza, sia morale che materiale
- Il contratto di mantenimento consente di ricevere entrambe le prestazioni di assistenza, che possono essere combinate nel modo più idoneo a seconda delle necessità, a fronte della cessione di beni mobili, immobili o di capitale. Potrà essere pattuito l’obbligo di provvedere a tutte le necessità garantendo il tenore di vita abituale, fornendo vitto, alloggio, vestiario, cure mediche, altro; oppure assumere solo alcuni di tali obblighi, secondo le esigenze del beneficiario e la disponibilità dell’obbligato.
- Il contratto di vitalizio alimentare: un soggetto si obbliga a corrispondere al vitaliziato alimenti, alloggio, vestiario, cure mediche e in genere tutto quanto risulti necessario per vivere nei limiti dello stato di bisogno.
- Il contratto di vitalizio assistenziale: il vitaliziante si impegna a garantire principalmente un’assistenza morale, eventualmente anche un’assistenza materiale. La sua prestazione è di norma infungibile.
- La donazione con onere di assistenza o donazione modale: donando la propria abitazione, l’anziano pone un onere di assistenza e/o mantenimento a carico del donatario. Il contenuto dell’assistenza viene stabilito dal donante secondo le sue esigenze e necessità, ma il donatario è tenuto all’adempimento dell’onere entro i limiti del valore della cosa donata.