Torino, primavera 2019
«Vivere è la cosa più rara al mondo. La maggior parte delle persone esiste. Questo è tutto» (Victor Hugo). A te che leggi, non parlo mica ad altri, parlo a te. Cosa te ne farai di queste parole dopo averle condivise? Modificheranno qualcosa del tuo mondo quotidiano, del tuo porti alle cose? Non c’è niente di peggio delle solite abitudini per sedare la mente e riempire i vuoti di sempre. Non ti consentire di rincontrarti una prossima volta, ancora una volta, nei tuoi sguardi vitrei. Sono il tuo specchio maligno, non perché ti voglio male, ma perché so che non ti piacciono le cose che ho da dirti. Smettila di annoiare il mondo parlando di te con la giustificazione della tua storia. Altri sono solamente più dignitosi nell’evitare di farlo. Magari hai già dedicato molto tempo ad analizzare le tante cattive ragioni della tua storia ed è servito solo a trovare le buone ragioni per giustificarti per ciò che non hai e non sei.
Sopravvivi alla vita senza conoscerne le regole e attribuendo a lei la mala sorte. Vivere è altro. È un altro modo di pensare a sé e alla vita,l’unico che serva a darle un senso
È ora che tu faccia qualcosa di diverso. Non c’è giorno in cui tu e io non dobbiamo ripeterci la frase di Albert Einstein: «È necessario un nuovo modo di pensare per porre rimedio ai problemi creati da un precedente modo di pensare». Non spendere il tuo tempo a occuparti di te, ma usalo per risolvere i tuoi problemi. Spero tu non sia tra quelli che amano occuparsi di sé, in verità, per tenersi i problemi che gli fanno tanto compagnia. Poi, quando incontrano qualcuno disposto ad ascoltarli, pensano che sia giusto che questo si faccia carico e sia disposto a pagare l’eredità di una storia non sua. La scienza evoluzionistica ci ha insegnato che esiste un istinto alla sopravvivenza, non fa cenno a un istinto alla vita. Si è ben educati a sopravvivere anziché a vivere. Si deve essere felici di sopravvivere ed essere grati a chi ce lo consente. Sopravvivere alle malattie, al dolore, alla fatica di vivere, ai problemi economici, ai conflitti quotidiani, all’abbandono, ai tradimenti, alla madre e al padre, ai fratelli, agli amici non amici, ai mariti e alle mogli, ai fidanzati, alle donne e agli uomini, alla sfiducia, all’ingiustizia, all’ipocrisia, alla gelosia, alla vergogna, alla colpa, a se stessi. Ma sei sicuro che sopravvivere sia così importante? Sopravvivi a una malattia grazie a terapie che a volte non si chiedono cosa sia la dignità della vita e tu neppure. Sopravvivi alla tua storia perché funzionale ad attribuirle le colpe delle tue irresponsabilità e delle tue frustrazioni. Sopravvivi agli altri, riconoscendo loro doveri che non hanno e demeriti che prima di tutto sono i tuoi.
Sopravvivi alla vita senza conoscerne le regole e attribuendo a lei la mala sorte. Vivere è altro. È un altro modo di pensare a sé e alla vita, l’unico che serva a darle un senso. Se speri nella prossima, se ti interroghi su quella precedente o ambisci al Paradiso, almeno hai una buona ragione per sopravvivere a questa. In alternativa, cosa te ne fai del tuo tempo, che per inutilità si fa triste? Per essere amati il miglior modo è amare, e se non dimostrerai di amare la vita perché lei dovrebbe amarti? Amare è un’opportunità, essere amati è un’opportunità, non un diritto. Non hai diritto a niente, né tanto meno a essere amato. Devi meritarti l’amore, la stima e il rispetto dei tuoi figli, devi meritarti l’amore, la stima e il rispetto dei tuoi genitori, devi meritarti l’amore, la stima e il rispetto di chi ti è vicino. La vita è energia, intensità, passione. Se non saprai meritare la vita non l’avrai. «Non sono gli anni che contano nella vita, ma la vita che metti in quegli anni», diceva Abraham Lincoln. Vivere richiede delle condizioni che bisogna ogni giorno conoscere, volere, conquistare. La vita non ha bisogno di noi, non siamo così importanti per lei, almeno fintanto che non decidiamo di esserlo. Metti da parte la paura, inutile, opportunistica paura, e lascia che il tuo cuore ti dica dove andare a vivere e la tua mente ti dica come vivere. La prossima volta che ci incontreremo, che ti rifletterai in me, voglio vederti diverso.