I paesaggi fiabeschi in Svizzera, scoperti in sella a una bicicletta, hanno un che di magico. Quest’esperienza inizia a Zurigo, dove scoprire le stradine medievali del cento storico, prima di lanciarsi nell’avventura sulle rive del lago o visitare la Kunsthaus con le opere di Monet, Picasso e Van Gogh… Un punto di partenza decisamente interessante. Su percorsi abbastanza facili con poche salite e qualche gita sul lago, questo itinerario passa per Rapperswil, Brunnen, Lucerna e Zugo, per ritornare a Zurigo. La prima tappa è Rapperswil, a circa 45 km di distanza, e che con la bici a pedalata assistita risulte ranno decisamente fattibili.
Forse il modo più sostenibile di finire questo tour è proprio scoprendo il parco alle porte della città più cosmopolita della Svizzera
Sosta obbligata è Kilchberg, città natale del famoso marchio svizzero di cioccolato Lindt & Sprüngli. Sono possibili visite guidate (fatte!), personalizzare la propria tavoletta di cioccolato (fatto!) e cercare di non mangiarne troppo (su questo punto non me la sento di dire “fatto!”). Da Kilchberg si prosegue per le colline di Hirzel, scendendo poi verso le rive del Lago di Zurigo per arrivare a Rapperswil. Questa cittadina è soprannominata la “città delle rose” per i suoi numerosi giardini e roseti. Uno dei principali punti di interesse è il suo castello, una maestosa fortezza medievale che domina la città. Al suo interno si trova il Museo delle Condotte con la sua vasta collezione di oggetti storici e culturali legati alla regione. Altra attrazione importante è il Giardino delle Rose (Rosengarten), un meraviglioso parco con oltre 15.000 rose di diverse varietà. Grazie a questa meravigliosa oasi verde, tra i vari eventi organizzati dalla città durante tutto l’anno, è nato il famoso Rapperswil Rose Festival che celebra la bellezza delle rose con spettacoli, musica e mercati.
Anche il secondo giorno presenta una sfida di 45 km fino a Brunnen, ma con l’aiuto del treno fino a Einsiedeln e la visita all’omonimo monastero, la pedalata è rimandata al primo pomeriggio. Questo sacro luogo di pace – fondato nell’anno 934 dal monaco irlandese San Meinardo – è un edificio benedettino tra i più importanti e visitati del paese. La sua posizione isolata, circondata da boschi e montagne, lo rende ideale per la contemplazione e la preghiera. Nel corso dei secoli, il monastero è diventato un riferimento religioso e culturale nella regione. Il suo punto focale è la Cappella di Nostra Signora di Einsiedeln, una chiesa barocca che ospita una statua nera di Madonna e Bambino, considerata miracolosa.
Il tour in bici inizia attraverso le rive paludose del Lago Sihlsee. La sfida è la salita al passo Iberegg, da dove si può godere una fantastica vista sulle vicine cime alpine e sul Lago dei Quattro Cantoni, sempre e quando uno non abbia la vista offuscata dalla fatica. Il percorso prosegue attraverso il piccolo villaggio di Svitto e termina sulle rive del lago a Brunnen. La foto ricordo da non dimenticare di fare è presso una delle attrazioni principali della cittadina: la rinomata Fontana di Tell (Tellbrunnen), dedicata al leggendario eroe svizzero Guglielmo Tell. Secondo la leggenda, Tell si sarebbe rifugiato a Brunnen dopo aver colpito con una freccia una mela posta sulla testa di suo figlio.
La terza tappa, sopravvissuti alle fatiche del giorno prima, è quella che porta fino a Lucerna con solo 30 km di pedalate, interrotte da un tour del lago, per raggiungere la sponda opposta, e continuare in sella alla bici fino a Beckenried. Questa parte è piacevolmente tranquilla e pianeggiante e non c’è bisogno di accendere il motore della bici. Una sosta nel villaggio di Stansstad e un giro tranquillo sulle rive della penisola di Kastanienbaum, che porta direttamente nella città di Lucerna nella parte nord-occidentale del lago, concludono la giornata. La penisola prende il nome dai numerosi alberi di castagno (in tedesco “Kastanienbaum”) che si trovano nella zona. I paesaggi tolgono il respiro, con ampie aree verdi, boschi e una vista panoramica sul lago di Lucerna e sulle montagne circostanti. Possibile visitare anche il castello di Kastanienbaum, un elegante edificio storico che risale al XVIII secolo, attualmente utilizzato come hotel di lusso. Si presta anche ad attività all’aperto, dalla bici all’escursionismo, dalla vela al kayak. Se siete ancora in vena di andare alla scoperta della città, anche Lucerna vanta un bellissimo centro storico. La Cappella del Ponte (Kapellbrücke) resta il punto più iconico della città. Si tratta di un ponte coperto del XIV secolo con una torre medievale e affreschi storici al suo interno, forse uno dei simboli svizzeri più conosciuti. Se quest’estate siete in zona, controllate l’agenda del suo famoso Festival di Musica Classica!
Il penultimo giorno, da Lucerna a Zugo, prevede un percorso di 30 km, prevalentemente pianeggiante, una bella pista ciclabile che conduce lungo il fiume Reuss verso il Canton Zugo. Lungo la strada quasi d’obbligo una sosta a Root per non perdere la buona abitudine di gustare quello che è, a mio avviso, il prodotto nazionale svizzero, ovvero il cioccolato. Qui, tutti questi chilometri in bici assumono un significato: visitare l’affascinante mondo del cioccolataio Aeschbach. Consiglio vivamente di saccheggiare la sua boutique scegliendo fra le mille soluzioni del cacao trasformato in gioia per il palato. La boutique offre un’esperienza sensoriale completa, consentendo ai visitatori di immergersi nel mondo del cioccolato e di apprezzarne l’aroma e la consistenza. Per smaltire tutte queste prelibatezze, una volta arrivati a Zugo io ho optato per una visita al centro storico caratterizzato da strade strette e acciottolate, edifici medievali ben conservati e una splendida posizione sul lago. Uno dei principali punti di riferimento della zona è la Torre dell’Orologio (Zyt Tower), del XIII secolo, che ospita un orologio astronomico del 1535 che ancora funziona. Le strade pedonali del centro sono costeggiate da antiche case a graticcio ed edifici storici, molti dei quali risalgono ai secoli XIV e XV. La Chiesa di San Michele, del XII secolo, è un altro luogo caratteristico per la sua torre a forma di cipolla.
L’ultima tappa, con arrivo a Zurigo attraversando il parco naturale Sihlwald, è di 45 chilometri, ma ormai a questo punto, sono pronta per una Fausto Coppi, sempre a pedalata assistita. Il Sihlwald è uno dei più grandi boschi di pianura della Svizzera ed è noto per la sua importanza ecologica e per la diversità di flora e fauna. L’area è stata designata parco naturale nel 1988 e viene gestita in modo da preservare la sua integrità ecologica e promuovere la conservazione della natura. I percorsi sono adatti a tutti i livelli di abilità, attraverso boschi secolari, prati fioriti e aree umide. Una sua caratteristica interessante è il “Wildnispark Zürich“, una zona all’interno del parco lasciata in uno stato naturale senza interventi umani. Qui la natura segue il suo corso senza interferenze e gli animali selvatici possono vivere in un ambiente il più naturale possibile. Si possono ammirare cervi, cinghiali, tassi e molti altri in questo habitat selvaggio. Forse il modo più sostenibile di finire questo tour è proprio scoprendo il parco alle porte della città più cosmopolita della Svizzera. Se però dopo tutte queste pedalate sentite il bisogno di più umanità e socialità, niente di meglio che concludere il viaggio aggiungendo qualche giorno a Zugo, all’insegna della Dolce Vita, rilassandovi in uno degli eleganti stabilimenti balneari sul lago, passeggiando tra i tortuosi vicoli del centro e, dato che il cioccolato non era sufficiente, provando una fetta della celebre torta al kirsch, tanto amata da Audrey Hepburn e Charlie Chaplin.
Per più informazioni:
www.cyclando.com
(Foto di SILVIA DONATIELLO)