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Torino, speciale 30 anni
Eccomi qui, di fronte al foglio bianco, con una biro in mano e con una grande ansia da prestazione! Alessia mi ha appena chiamato: «Marco, scusa, domani devi consegnare: sei l’ultimo, come sempre. Ti prego: il tuo ricordo; un momento negli ultimi 30 anni!». Aiuto! Non riesco a ricordare cosa è capitato nell’ultima settimana, come faccio a mettere a fuoco qualcosa degli ultimi 30 anni? Cosa posso scrivere, di chi, di cosa? Se avessi saputo di dover scrivere un pezzo così, se lo avessi anche solo immaginato, 30 anni fa, avrei realizzato una cartolina, un video meraviglioso: sarei salito in cima alla Mole, avrei posizionato una telecamera per registrare tutta la vita di questa città e oggi avrei un documentario incredibile, potrei mandare avanti veloci le immagini e le emozioni, e gustarmi tutti i cambiamenti. La Mole, che da simbolo cittadino ed ex luogo di culto ebraico, inizialmente vuota si arricchisce di un museo spettacolare. Il Ristorante ‘Del Cambio’ che apre, chiude, riapre e richiude per diventare oggi uno dei ristoranti che sarà riferimento di domani. Da città grigia a opportunità di movida invidiabile. Dalla tristezza alla voglia di esprimersi in tante lingue: arte moderna, cibo, musica, editoria, sport e divertimento! Come faccio a raccontare una sola cosa, come posso permettermi di fermarmi anche solo a un singolo evento?
Ecco cosa ricordo bene. Il mio piccolo contributo alle Olimpiadi del 2006. Ma per ricordare devo tornare indietro di molti anni, e più precisamente al Duemila
Potrei raccontare le Olimpiadi, ma immagino che questa idea l’abbiamo già avuta in tanti! È stato un evento straordinario che ha dato il via alla trasformazione, e che speriamo ci permetta di ottenere l’organizzazione di quelle previste nel 2026. Ecco cosa ricordo bene. Il mio piccolo contributo a quelle del 2006. Ma per ricordare devo tornare indietro di molti anni, e più precisamente al Duemila. Era già stata assegnata l’organizzazione, nessuno credeva che sarebbe stata una manifestazione importante, che avrebbe coinvolto tutta la città e che avrebbe fatto parlare di Torino in tutto il mondo! È stato un lavoro straordinario, ma un grazie speciale va ai ragazzi: i volontari!
Io ho avuto il compito, l’onore speciale, di condurre una giornata di spettacolo e di coinvolgimento organizzata al Palastampa in corso Grosseto (che non esiste più!) per tutti i ragazzi che all’epoca avevano circa 15 anni e che si proponevano come volontari per l’organizzazione dei Giochi Olimpici! Pensate, 6 anni prima! Un ragazzo che si offre come volontario per quando avrà 21 anni! Consapevole che da volontario lavorerai, non guadagnerai un soldo, ma soprattutto che dei giochi non vedrai un accidente e che il merito sarà di altri! Quel giorno il Palastampa era pieno zeppo, tanti ragazzi carichi di entusiasmo, come se sentissero che erano parte di una visione, di un progetto che avrebbe cambiato veramente la città! Ed è accaduto! È cambiata grazie soprattutto all’energia, alla passione, alla forza, all’entusiasmo di quei ragazzi che per anni ci hanno creduto, hanno lavorato e hanno permesso di fare la differenza!
A tutti quelli che quel giorno del Duemila erano lì, come me, dico semplicemente: GRAZIE!