Senso civico e spirito di solidarietà contraddistinguono da sempre la città di Torino, che sotto la Mole ha visto nascere una gran quantità di associazioni impegnate a battersi in prima linea per assistere i più bisognosi, smuovere le coscienze e fare del bene a chi non ha più nulla. Tra queste, è significativa l’esperienza degli Asili Notturni Umberto I: un dormitorio storico fondato dalla massoneria nel 1886 in via Ormea 119, oggi esempio concreto di ‘welfare mix’. Una grande struttura aperta alla cittadinanza da mattina a sera, all’insegna della solidarietà e del volontariato.
Una vera e propria macchina organizzativa che, oggi, è in grado di aiutare migliaia di persone attraverso una serie di iniziative concrete sotto il profilo assistenziale, senza alcun discrimine di genere, etnia, cultura e religione
La mission
«L’Asilo Notturno Umberto I ha per scopo di offrire, senza alcuna distinzione di età, nazionalità e religione, in locali convenientemente distribuiti, arredati e muniti di quanto è richiesto dalle moderne esigenze dell’igiene, un ricovero temporaneo e gratuito durante la notte a individui di ogni condizione, disoccupati, residenti o di passaggio in questa città, che siano sprovvisti di mezzi o che non possano trovare asilo in altro luogo». Così si legge nelle avvertenze di un documento d’esercizio risalente al 1911. Oggi, a distanza di oltre cento anni, gli obiettivi non sono affatto mutati.
Anzi, l’impegno dei volontari e l’ampio spettro di cure mediche disponibili ne hanno semmai amplificato le potenzialità, trasformando gli Asili Notturni di Torino nella più grande struttura europea che fornisce servizio gratuito di odontoiatria. Qui, chi vive una situazione di fragilità può ricevere un pasto caldo dopo aver passato l’intera giornata all’addiaccio, dormire tra le mura di un rifugio accogliente quando non si dispone più di un tetto, ma anche chiedere un consulto psicologico e assistenza medica, fino ai servizi di lavanderia, parrucchiere e persino podologia, fondamentale per chi vive in strada. «Ed è sempre tutto rigorosamente gratuito», sottolinea Sergio Rosso, presidente degli Asili Notturni Umberto I.
È lui a guidare i 250 volontari, tra cui 90 medici e numerosi primari, che dedicano il loro tempo e la loro professionalità ai più bisognosi – quasi 200 al giorno – che varcano la soglia di via Ormea 119. Nel 2018, grazie al loro contributo sono stati assicurati oltre 30mila pasti caldi, più di 4mila notti ai senza fissa dimora e 5mila interventi sanitari, di cui oltre 4mila tra prestazioni dentistiche e oculistiche. «Una vera e propria macchina organizzativa che, oggi, è in grado di aiutare migliaia di persone attraverso una serie di iniziative concrete sotto il profilo assistenziale, senza alcun discrimine di genere, etnia, cultura e religione».
Gli ambulatori odontoiatrici e il poliambulatorio
«Le cure odontoiatriche – spiega Sergio Rosso – sono le più complesse e difficili da ottenere dal sistema sanitario, eppure il benessere di un individuo dipende moltissimo dalla salute del suo cavo orale». È per rispondere a questa concreta necessità che nel 2009, con l’ausilio di otto dentisti, è stato aperto alla cittadinanza il primo dei tre studi odontoiatrici gratuiti oggi presenti negli Asili Notturni di Torino, diventati un modello in tutta Europa.
L’équipe è composta da 92 volontari suddivisi in 47 dentisti, 26 odontotecnici, 13 assistenti alla poltrona, cinque volontari con funzioni organizzative e di segreteria e una farmacista. Gli ambulatori sono diretti dal dottor Daniele Carpegna e dispongono di attrezzature di ultima generazione e di una centrale di sterilizzazione all’avanguardia. Inoltre, alla fine dello scorso anno è stato allestito un laboratorio odontotecnico completamente autosufficiente, un grande salto qualitativo nell’attività dell’odontoiatria sociale, che ha contribuito a migliorare anche di più i risultati degli ambulatori odontoiatrici.
Nel 2018 è stata affrontata una gran varietà di cure conservative in pazienti adulti, minori e disabili, come avulsioni dentali, devitalizzazioni, otturazioni, igiene dentale e protesi, per un totale di 3683 interventi. Fiore all’occhiello è senza dubbio il progetto Bambini Ri-denti, realizzato d’intesa con l’Assessorato alle Politiche sociali del Comune di Torino e destinato alla prevenzione di patologie odontoiatriche nei piccoli pazienti con problemi dentali, le cui famiglie non possono permettersi di sostenere il costo di interventi mirati. Un aiuto alle fasce più deboli e fragili – in Italia, i bambini a rischio povertà sono il 32% della popolazione – volto a sostenere lo sviluppo dei più giovani e a garantir loro le cure dentistiche necessarie.
Alla cura del sorriso si affianca inoltre il poliambulatorio medico, dove prestano servizio e competenze un medico generico, un chirurgo, un internista, uno pneumologo, due otorinolaringoiatri, due radiologi con esperienza di ecografia, due cardiologi, un dermatologo, due oculisti, un ortopedico, un tecnico ortesico e un fisioterapista. Un ventaglio di attività mediche per sostenere chi ha problemi di salute e difficoltà economiche attraverso visite specialistiche, medicazioni e piccoli interventi.
Il Piccolo Cosmo e le filiali in tutta Italia
Gli sforzi e la dedizione di chi opera all’interno degli Asili Notturni non si fermano alle cure mediche, ma contemplano anche un’attenzione per la particolare condizione di chi non vive a Torino ma deve soggiornarci, per ricevere assistenza sanitaria o per accompagnare un parente ricoverato in ospedale, e non può permettersi di alloggiare in albergo. Ecco che, allora, interviene il Piccolo Cosmo: la più grande struttura italiana interamente gratuita, anch’essa massonica, che offre l’opportunità di affrontare la malattia senza esporsi a spese talvolta insostenibili. 31 mini alloggi con locali comuni, televisione e servizi privati, per un totale di 62 posti letto ubicati in centro città (in via Cosmo, appunto), a cui si aggiungono i 15 mini alloggi di via Ormea, a due passi dalle Molinette.
Oltre all’appendice del Piccolo Cosmo, poi, gli Asili Notturni hanno tessuto in questi anni la più vasta Rete Odontoiatrica Sociale nazionale, con l’apertura di filiali e studi dentistici in tutta Italia, ispirati dagli stessi intenti: sono già operative le sedi di Camerano, Pinerolo, Massa Marittima, Perugia, Sassari, Taranto, Genova, Alba e Arezzo, e si attende la prossima inaugurazione della sede di Ivrea. «Una welfare community – conclude Sergio Rosso – formata da centinaia di professionisti volontari e da un numero crescente di ONLUS, associazioni e filiali degli Asili Notturni Umberto I di Torino, divenuti un germe e, allo stesso tempo, un collettore che arricchisce il tessuto civico italiano, realizzando servizi assistenziali gratuiti, efficienti e soprattutto efficaci in ambito socio sanitario, e contribuendo a migliorare la vita di coloro che vivono ai margini della società».
(Foto ARCHIVIO ASILI NOTTURNI UMBERTO I)