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È un'impresa

di Marco Vallario

Carisma e sostanza

Torino, inverno 2020

Ci sono persone che fanno la differenza. Prestando un po’ di attenzione, le riconosci perché sono circondate da un’aura particolare, risplendono di luce propria, la cui intensità dipende dallo stile che decidono di adottare per portare avanti le loro idee. Sono persone audaci, che mostrano il loro coraggio attraverso i pensieri e le azioni, ricavandosi un ruolo senza reclamarlo, ma esigendolo da loro stessi, visto il grande impegno che mettono in ciò che creano e in ciò che sostengono. Non le incontriamo tutti i giorni, ma, quando capita, rimaniamo affascinati dalla loro innata capacità di richiamare la nostra attenzione con un gesto o una parola in grado di illuminare un’intera strada, fino a portarci a decidere di seguirli senza un motivo preciso, solo perché ci ispirano grande fiducia. Io li chiamo capitani.

Non devono per forza fregiarsi di qualche blasone, è sufficiente che abbiano dalla loro un’idea illuminante e che siano in grado di rappresentarla con chiarezza e fermezza, senza egoismo, ma con l’implicita promessa di far brillare anche il cammino di chi si lascia ispirare da loro. Hanno la capacità di influenzare gli altri cogliendone i bisogni e offrendo loro soluzioni attuabili, parlando un linguaggio semplice e facilmente comprensibile, che susciti emozioni forti e promuova azioni concrete in chi li segue. Non v’è dubbio, si tratta di soggetti con grande carisma, in grado di esercitare una leadership forte in modo naturale, con uno stile che li contraddistingue e caratterizza. Possono avere dei discepoli, che decidono di seguirli per diversi motivi: per la loro capacità di trasmettere quel genere di visione che, per alcuni, può anche diventare una ragione di vita; perché sanno responsabilizzare le persone, offrendo loro un ruolo e un valore che, da sole, non sarebbero in grado di trovare e coltivare; magari perché riescono a coinvolgere chi li segue in un progetto interessante, a prescindere dalla dimensione; in alcuni casi, per la loro capacità di guidare con fermezza i sostenitori; spesso, per l’abilità nel porre obiettivi sfidanti e nel portare ognuno a raggiungerli.

Persone audaci, che mostrano il loro coraggio attraverso i pensieri e le azioni, ricavandosi un ruolo senza reclamarlo. Io li chiamo capitani

E proprio grazie al carisma riescono a trasferire la loro sicurezza e il loro coraggio a chi abbraccia la loro causa, con lo straordinario merito di stimolare grandi trasformazioni. Sono capitani coraggiosi, li possiamo chiamare così. Persone come noi, seppur diverse, figure importanti, in grado di farci sentire migliori, più utili, persino indispensabili. Loro sono leader generosi, e lo sono al punto da spostare i riflettori anche su coloro che scelgono di seguirli, sapendo che essere leader significa saper generare nuovi leader. A Torino di questi capitani ne sono nati molti e ne nasceranno ancora, perché la nostra è una città che sforna leader continuamente, ed è lei stessa una ‘città leader’, che ha prodotto e produce tuttora innovazione e competenze per poi esportarle in tutto il mondo.

Una città che storicamente ha guidato lo sviluppo del nostro Paese nel modo che più lo caratterizza, con un atteggiamento quieto e un po’ introverso, poiché per essere leader non c’è bisogno di proclami autoreferenziali, ma solo di tanta sostanza.